8 aprile 2014 - Parole che danno vita
«Signore, da chi
andremo?
Tu hai parole di vita eterna».
(Gv 6,68)
Cosa povera e
splendida è la parola: solo un vapore del vento, ma sa spalancare la pietra del
sepolcro, apre strade, cuori, incontri; apre carezze e incendi. Disegna mondi.
È la Parola che dall'inizio crea. Che arde nei profeti, che si fa carne in
Maria.
«Tu hai parole di
vita», vita a 360 gradi.
Parole che danno vita
al cuore, che allargano, dilatano, purificano il cuore perché ne
sciolgono la durezza e lo fanno coraggioso e capace di più amore, di un amore
sempre meno selettivo.
Parole che danno vita
alla mente, perché la mente vive di libertà, altrimenti si disidrata;
vive di verità, altrimenti si ammala e non sa più distinguere tra effimero ed
eterno; vive di senso. Chi non trova un senso alla vita entra nella malattia.
Parole che danno vita
allo spirito, a questa anima assetata, e portano dentro di me la voce di
Dio che placa la sete e poi la suscita ancora, portano dentro di me il respiro
di Dio e i suoi sogni.
Parole che danno vita
anche al corpo, a questo grumo di terra attraversato come una spada dal
soffio che ha dato vita ad Adamo, portano una vitalità, una profondità unica in
tutto ciò che faccio e dico e costruisco. Portano bellezza e armonia.
Ho visto gente,
gettare oltre sé, a manciate, a palate, le ore della loro vita, le energie, le
capacità, farle scorrere fuori di sè, per i figli amici poveri parrocchia. E
guardate, ho visto queste persone diventare e restare belle, vitali giovanili,
sorridenti, circondate da affetto. Hanno trovato la vita! Hanno il cuore
giovane. Invece (M. Delbrel) la vera vecchiaia è l'egoismo. È la legge
della fisica dell'amore: se dai ti arricchisci, se trattieni ti impoverisci, e
invecchia la vita.
«Parole di vita
eterna» la cosa più seria e forte che Gesù è venuto a portarci è la vita
eterna, eternità a tutto ciò che di più bello portiamo nel cuore, un amore in
grado di attraversare l'eternità.
Nulla mai ci separerà dall'amore
di Dio
(Rom 8,38-39). Nulla mai. Due parole assolte totali perfette. Nulla e sono
convocate tutte le creature. Mai e sono convocati i giorni e l'eterno. L'uomo è
indissolubile da una sola cosa: dall'amore.
Per questo Giovanni
può dire: noi abbiamo creduto all'amore (1Gv 4,15). I cristiani sono
quelli che credono all'amore. Non si crede ad altro. E questo molto importante,
perché credere all'amore è possibile a tutti, a chi crede e a chi non crede. Ci
possiamo incontrare tutti in questo che è il nome stesso di Dio.
E un giorno noi
saremo simili a Lui, ci sarà dato in dono il cuore stesso di Dio, ameremo
con il cuore di Dio. È straordinario: noi che abbiamo tanto faticato per
imparare ad amare, un giorno ameremo con il cuore stesso di DIO.
Tu hai parole che
portano in me il cuore di Dio. Intensificazione di questo mio cuore. Più Dio in
me equivale a più io.
Acquisire fede che
cos'è? è acquisire bellezza del vivere: scoprire che è bello vivere, è bello
amare, creare, generare, mettere la vita nelle mani di chi mette la sua vita
nelle tue mani. È bello per me essere frate, o prete, o suora, è bello essere
giovane e anziano, perché la vita ha senso, il senso della vita è positivo, lo
è qui, e lo sarà per sempre.
Acquisire fede è
reincantare la vita. Vita non fatta solo di respiri, ma soprattutto dei momenti
che ti hanno tolto il respiro.
Volete andarvene anche
voi?
No, noi non ce ne andremo. Altrove non è vita. Altrove siamo sempre fuori casa.
Io non me ne andrò. Ho
tanto cercato ma di meglio di Te non ho trovato. Prima di conoscere te, non
esistevo (Ilario di Poitiers).
Io non me ne andrò,
perché seguire te è stato l'affare migliore della mia vita.
Non me ne andrò da te,
mio Signore e mio Dio.
Mio, come la parte
migliore di me.
Mio perché mi
appartiene, come il cuore e, senza, non sarei.
Mio come lo è il
respiro e, senza, non vivrei. Come l'amata del Cantico dico: "Il mio
amato è per me e io sono per lui". Dio è per me, e io sono per lui.
E
queste parole mi fanno dolce e fortissima compagnia: Dio è per me. E nulla, mai
ci potrà separare. Nulla, mai.
Ermes
Ronchi fonte
Commenti
Posta un commento