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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

29 gennaio 2017 - Festa della famiglia

Viviamo un tempo nel quale spesso a guidare l’opinione pubblica è il pensiero di alcuni che hanno la pretesa, sulla scorta di sondaggi o di indagini sociologiche, di descrivere la realtà solamente a partire da questo. Così ci vengono riportati i dati che riguardano la famiglia e si parla costantemente di questa istituzione come di un’istituzione in crisi, quasi a dire che non serve più, che ormai non c’è una fiducia così diffusa nei confronti di questa realtà, tanto da poter lasciare spazio ad ogni forma di convivenza come se questa fosse uguale a un’altra. Senza differenze. Ci sembra quasi di essere un po’ fuori dalla storia trovarci invece qui oggi a dire che noi, cristiani, nel rispetto di tutti diciamo che c’è un’esperienza di comunione tra un uomo e una donna che è immagine chiara dell’amore di Dio per l’umanità. Tanto che nella Scrittura c’è un libro - il Cantico dei Cantici - che descrive l’amore di Dio per il suo popolo come l’amore tra uno sposo per la sua sposa. Il matr

22 gennaio 2017 - III domenica dopo l'Epifania

Abbiamo accolto con gioia nel Natale Dio con noi, Dio per noi, Dio come noi e lo abbiamo potuto incontrare insieme a tutti i popoli rappresentati dai Magi nel giorno dell’Epifania, quando Gesù si rivela essere Signore di tutta l’umanità. Abbiamo poi visto Gesù manifestare la sua solidarietà con gli uomini scegliendo di mettersi tra coloro che andavano da Giovanni per ricevere il battesimo di purificazione, l’invito alla conversione del cuore, a dirci la sua volontà di essere veramente uomo, non di sembrarlo e di accettare anche di stare con l’umanità nella sua espressione per lui più lontana, quella del peccato. Poi lo abbiamo visto trasformare un momento di tristezza, come era una festa che si stava andando a concludere male con la possibilità di vivere una grande gioia attraverso quel donare tanto vino, segno di quel Sangue che verrà versato nel giorno della sua Gloria. Ora una nuova manifestazione attraverso questo racconto che conosciamo bene ma che sempre ci stupisce perché

15 gennaio 2017 - II domenica dopo l'Epifania

Una nuova manifestazione, una nuova epifania quella che è raccontata nell’episodio conosciuto come “Le nozze di Cana”. Subito questa parola epifania ci rimanda al tempo che abbiamo appena concluso del Natale, tempo nel quale Dio in Gesù Cristo si è fatto visibile, si è manifestato. Così anche il racconto di oggi ci parla di questa volontà del Padre di rendersi visibile attraverso il Figlio. Questo primo segno, questo primo miracolo che Giovanni racconta ci rimanda già a quel compimento glorioso che sarà la croce di Cristo e la sua risurrezione, tanto che abbiamo ascoltato “ egli manifestò la sua gloria ” dove ‘gloria’ è proprio questo compimento per noi incomprensibile della vita di Gesù: la sua morte e la sua risurrezione. Non capiamo perché attraverso questo segno, eppure q uanto avviene in quel giorno a Cana già rimanda all’evento della croce. L’acqua che diventa il vino ci rimanda a quel segno che accade proprio alla morte di Gesù: il cuore squarciato di Gesù fa sgorgare dal

8 gennaio 2017 - Battesimo di Gesù

Con la festa del Battesimo di Gesù concludiamo questo tempo del Natale che ci appare come un piccolo scrigno nel quale troviamo tanti tesori. Il Natale ci ha consegnato la presenza di Dio per noi, con noi, come noi; subito dopo la testimonianza dei martiri nel dire che la fede nel Dio di Gesù Cristo è una questione seria, che interpella tutti noi, chiamati oggi a una testimonianza autentica che, anche se non chiede il dono del sangue, chiede però che sia visibile. Poi la circoncisione di Gesù nel primo giorno dell’anno, nel ricordarci il profondo legame che c’è tra la storia del popolo di Israele e il nuovo popolo di Dio, riunito intorno a Gesù Cristo, giornata di preghiera per la pace perché tutti riscopriamo che la pace è possibile solo se nasce dal nostro cuore. L’Epifania, la manifestazione di Gesù a tutti gli uomini perché tutti lo possano riconoscere, Lui che si fa così piccolo, bambino perché nessuno possa dire che è troppo distante, lontano, che è impossibile trovarlo- I

6 gennaio 2017 - Epifania del Signore

Nell’arco dell’anno liturgico il tempo del Natale è molto breve. Prepariamo il Natale con le settimane dell’Avvento per poi vivere quel giorno così carico di attesa, di bellezza, di luce, di gioia. Poi la Chiesa ci invita a custodire tutto questo per otto giorni, in quell’ottava di Natale che è un unico grande giorno, tanto che possiamo ridirci con verità “Buon Natale” a ricordarci che il Natale non è un’esperienza puntuale che avviene e se ne va, ma è la memoria grata di Dio con noi, per noi, come noi e ha bisogno di essere amplificata per un tempo lungo perché non ce ne dimentichiamo. E poi i giorni immediatamente prima dell’Epifania, manifestazione di Dio a tutti gli uomini , possibilità per tutti di riconoscere Dio con noi, per noi, come noi. Tutta l’umanità si identifica in questi personaggi misteriosi dei quali il Vangelo non ci dice molto ma a sufficienza perché noi ci lasciamo guidare dal loro esempio. Pertanto ancora una volta proviamo a fare il nostro cammino con i mag