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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

28 febbraio 2016 - III domenica di Quaresima

Dt 6,4a;18,9-22; Sal 105; Rm 3,21-26; Gv 8,31-59 « Ma tu, Gesù, chi credi di essere?». Com’è diverso il tono di questo dialogo da quello che abbiamo ascoltato la scorsa settimana, quando Gesù incontra una donna straniera, che ha una vita tormentata, una donna che non vale niente al cospetto degli uomini in quel momento storico in cui Gesù vive, ma attraverso quel dialogo la donna comprende che quello strano viandante non è solamente un profeta ma è il Messia. Invece questi giudei che avevano creduto in Gesù, che avevano già avuto la possibilità di ascoltare le sue parole, di vedere i segni di cui già era capace, si fermano ai pregiudizi, non hanno il coraggio di andare oltre, non sono disposti a una novità che sconvolga le loro convinzioni, i loro studi, le loro tradizioni, le loro usanze. Così Gesù rimane sempre di più ai margini del loro mondo fino a diventare per loro un indemoniato, un eretico, uno pericoloso, da fare fuori , da allontanare da se. Questa parola è per noi: n

21 febbraio 2016 - II domenica di Quaresima

Noi crediamo perché abbiamo udito e sappiamo che Gesù è veramente il Salvatore del mondo: questo annuncio noi l’abbiamo ricevuto da altri. Altri ci hanno raccontato della loro esperienza di fede, della loro adesione al Vangelo, altri ci hanno permesso di conoscere il volto di Gesù e poi abbiamo iniziato noi a sceglierlo. Il fatto di essere qui oggi è il frutto, da parte di chi è più adulto nella fede, di scegliere, di spendere questo tempo perché sa che conoscere il Signore merita e chiede tanto tempo. L’incontro con la donna samaritana sempre ci coinvolge perché Gesù mostra a questa donna come sia la via dell’accoglienza, del dialogo, del cercare insieme la Verità, la strada per ridare senso a una vita che, come quella di questa donna, è abbastanza complicata e triste.  Questa donna esce a mezzogiorno a prendere l’acqua: una cosa assolutamente insolita in una terra come quella di Gesù dove le donne escono molto presto per recarsi al pozzo perché l’acqua serve tutto il giorno p

14 febbraio 2016 - I domenica di Quaresima

« Ritornate a me con tutto il cuore, laceratevi il cuore non le vesti»: è un invito forte quello che anche in questa Quaresima ci viene rivolto. Questo tempo giunge in fretta dopo il Natale e subito ci è chiesto di guardare alla Pasqua, centro dell’esperienza della nostra fede e di preparare questo evento con un tempo lungo di attesa e di disposizione del cuore alla conversione. In passato questo tempo veniva caratterizzato in modo molto forte, con l’invito alla penitenza e al digiuno. Non che quel modo di presentare la Quaresima sia sorpassato o da dimenticare anzi: ci viene chiesto di rinnovare con intensità questa modalità di preparare la Pasqua del Signore cercando di cogliere come nella nostra vita quotidiana noi possiamo declinare questo invito alla conversione. Così raccogliamo le parole forti di Gioele: « Ritornate a me con tutto il cuore, laceratevi il cuore» che significa “andiamo a cercare quali sono dentro di noi le radici di male che ci impediscono di accogliere pien

In Principio la Parola - domenica 7 febbraio 2016

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Ultima domenica dopo l'Epifania domenica 7 febbraio 2016