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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

24 settembre 2017 - IV domenica dopo il martirio di San Giovanni

Ci sono modi diversi di dire il momento che stiamo celebrando ora. Quello più comune è “Santa Messa” dove questa parola fa riferimento al saluto finale che il sacerdote diceva in latino “ Ite, Missa est: Andate, la Messa è finita” con l’invito a essere mandati ad annunciare quello che era stato celebrato. Poi sono arrivato in questa comunità e ho trovato qualcuno che chiama l’Eucaristia “Divin Sacrificio”, un modo che collega all’Antico Testamento, come abbiamo ascoltato nella seconda lettura: l’immagine più forte è quella del sacrificio che veniva fatto del tempio, si immolavano degli animali e si bruciavano sugli altari con l’idea che poi salisse verso il cielo, il profumo l’odore di quello che era stato consumato dal fuoco e questo nutrisse Dio. Più comunemente usiamo l’espressione “Celebrazione Eucaristica” dove con questa modalità diciamo che la Messa non è solamente una parte ma è un insieme di riti di parole, di gesti che fanno riferimento all’Eucaristia, che è la presenza real

17 settembre 2017 - III domenica dopo il martirio di San Giovanni

Leggendo e rileggendo il Vangelo di oggi troviamo tante domande, a ricordarci che la ricerca della Verità e la sua comprensione avviene attraverso delle domande giuste e delle risposte giuste. Gesù, che era Maestro - un rabbino particolare perché, a differenza degli altri maestri, aveva scelto i discepoli mentre normalmente erano i discepoli che sceglievano il maestro - si comporta come la cultura del tempo: cercando di portare i propri discepoli attraverso delle domande alla conoscenza della Verità. Le domande che nascono oggi, in questo dialogo che Gesù ha con i suoi amici, sono particolari perché nascono in un contesto molto preciso. Luca ci racconta in tanti episodi di come Gesù trascorresse molto tempo in preghiera: alla sera tardi, nel cuore della notte, al mattino presto. In questo contesto Gesù si trova a pregare e con lui ci sono anche i suoi discepoli. Nascono dalla preghiera le domande che Gesù ha nel cuore e lui vuole coinvolgere i suoi amici in una riflessione che vada

15 settembre 2017 - B.V. Maria Addolorata

Tutti noi potremmo parlare di un’esperienza di sofferenza, dai più piccoli ai più grandi. Forse chi ha accumulato più anni ancora di più. Tutti noi potremmo raccontare di come la sofferenza legata alla malattia, all’esperienza della morte, all’insuccesso, al fallimento, al tradimento, all’ingiustizia può creare un vuoto così profondo nel cuore, tanto che quelle spade che vediamo nel cuore di Maria, che quando guardiamo possono essere così distanti dalla nostra sensibilità, in realtà se ci pensiamo in qualche momento le abbiamo vissute. Pensando che Maria porta tutte queste sofferenze perchè partecipa alla Passione di Cristo non solo perché si trova ai piedi della croce ma perchè ha un cuore che è diventato sempre di più capace di sentire come Dio, lei che il cuore di Dio l’ha custodito dentro di sé. Maria è colei che conosce il dolore, tutto il dolore. Lo conosce anch’ella per differenza perchè non lo può creare, non lo può fare ma lo subisce: «anche a te una spada trafiggerà l’a

3 settembre 2017 - All'inizio di un nuovo anno pastorale

Visitando i monasteri delle Meteore nel viaggio pellegrinaggio che abbiamo vissuto in Grecia, con anche alcuni di voi qui presenti, siamo stati introdotti alla lettura di alcune immagini che sono presenti nelle Chiese di quei monasteri ma in tante altre chiese ortodosse. Chi di voi ha visitato alcune di queste chiese le ricorda tutte affrescate, con delle immagini che poi ritroviamo nella tradizione anche nostra delle icone, cioè di queste figure che non hanno la volontà di ripresentare in modo reale il corpo, il viso di qualcuno, ma che attraverso i colori e i segni invitano alla preghiera. Una delle immagini che ci è stata proposta è quella di Santi che emanano dal viso una luce, che dice la profonda intimità che hanno raggiunto con Dio. Sono dei Santi, hanno un volto luminoso ma gli occhi tristi. Questa tristezza non è legata al fatto che non siano contenti di Dio o della loro vita ma è la tristezza per coloro che non hanno incontrato il Signore, per coloro che hanno sciupato

3 settembre 2017 - I domenica dopo il martirio di S. Giovanni

Chi è Giovanni il Battista? « Chi è dunque costui del quale sento dire queste cose? » Erode si trova di fronte a una situazione confusa e cerca una risposta perchè non sa che cosa pensare. Cercava di vedere questo maestro che disturbava la quiete del suo regno. Sappiamo bene come le agitazioni all’interno di quella provincia della Giudea diventavano pretesto poi per innestare subito la ritorsione dei romani. Pertanto poter tenere tutto sotto controllo significava vivere in una pace che non era tanto il desiderio che tutti stessero bene ma che, in fondo, chi era chiamato a guidare, a governare, ad essere re, talora tiranno, era la condizione per vivere tranquillamente senza avere problemi con Roma. Chi è Giovanni il Battista? Chi è dunque costui di cui sento parlare? Subito questa domanda ci fa venire in mente il padre di re Erode, Erode il Grande, che alla notizia della nascita di Gesù si domanda «chi è costui?» e l’incontro con i Magi lo fa diventare ancora più inquieto tanto da

1 settembre 2017 - All'inizio della Festa Patronale di Figliaro

E se provassimo questa sera a rispondere a questa domanda: «che cosa cercate?»? Se provassimo questa sera a dire al Signore che cosa merita di essere cercato nella nostra vita, di essere così importante da essere prima di tutto il resto? Che cosa cercate? Questa domanda credo ci possa accompagnare in questo inizio di festa patronale. Il momento che viviamo nella nostra comunità di Figliaro fa da apri-pista a tutte le altre esperienze pastorali che caratterizzano l’anno che viviamo insieme, tanto che è il ritrovarsi insieme dopo la dispersione dell'estate per vivere un momento di festa. Per ciascuno la festa patronale ha un significato diverso: ci sono alcuni nella nostra Comunità che da tanto tempo organizzano questo evento, lo fanno con la passione che caratterizza coloro che hanno a cuore una realtà buona, bella come è quella della Comunità; alcuni si spendono molto e lo fanno perché vogliono bene a questa realtà. Noi dobbiamo essere grati perché questo impegno garantirà