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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

31 maggio 2013 - La Visitazione, come una "piccola Pentecoste"

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Visitazione della Beata Vergine Maria Festa del Signore   Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,  il bambino sussultò nel suo grembo.  Elisabetta fu colmata di Spirito Santo. (Lc 1,41) Visitazione di Maria ad Elisabetta, Cappella dell'Arcivescovo di Belgrado - Serbia " Maria si mise in viaggio verso la montagna... " ( Lc  1,39).  […] Risuonano nel nostro cuore le parole dell'evangelista Luca: " Appena ebbe udito il saluto di Maria,... Elisabetta fu piena di Spirito Santo " (1,41). L'incontro tra la Madonna e la cugina Elisabetta è come una sorta di "piccola Pentecoste". […] Vorrei sottolinearlo questa sera alla vigilia ormai della grande solennità dello Spirito Santo. Nel racconto evangelico, la Visitazione segue immediatamente l'Annunciazione: la Vergine Santa, che porta in grembo il Figlio concepito per opera dello Spirito Santo, irradia intorno   a sé grazia e gaudio spirituale. E&

L’offerta, unica strada per l’amicizia

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Corpus Domini «Voi stessi date loro da mangiare». (Lc 9,13) Cinquemila uomini, una sera di Palestina, dalle parti di Betsaida. Sono il motivo di tutto. Io sono uno di loro, mi riconosco nelle parole con cui Luca li rievoca: «Gesù prese a parlare di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure». C'è tutto l'uomo in queste parole; il suo nome: creatura-che-ha-bisogno. Di Dio e di cure, di pane e di assoluto. Vi è riassunta tutta la missione di Gesù: lui è Parola di Dio e guarigione della vita. La prima riga di questo vangelo la sento come la prima riga della mia vita: sono uno di quegli uomini, ho bisogno di cure, di qualcuno che si accorga di me, si prenda cura, guarisca la mia vita. Ho un desiderio inappagato e non so neppure di che cosa, ma so che niente fra le cose create lo potrà saziare. Ma il giorno declina, bisogna pensare alle cose pratiche, gli apostoli intervengono: «Mandali via perché possano andare a cercarsi da mangiare». 
Ma Gesù

29 maggio 2013 - Guariti per servire

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‹‹Subito si alzò in piedi e li serviva››. (Lc 4,39b) Siamo guariti per servire, come la suocera di Pietro. Incontrare Dio ci guarisce nel profondo, a volte anche nel corpo. Ma sappiamo bene che la salute è importante, ma non sufficiente: ci sono persone sanissime insoddisfatte e depresse ed altre, malate, capaci di stupirci per la loro serenità e la loro forza interiore. Chi si è avvicinato al vangelo sa che la frequentazione del Signore nella preghiera e nella meditazione spalanca il cuore e la mente ad una nuova prospettiva e, come nell'innamoramento, questo incontro ci carica come una molla. Ma, ammonisce Luca oggi, se siamo guariti non è per crogiolarci, per sentirci fortunati e staccarci dal mondo, ma per metterci al servizio dei tanti fratelli e sorelle che incontriamo. Come Gesù, troviamo la forza del servizio al Regno nel dialogo intimo col Padre, ritagliato anche nei momenti meno probabili, come la notte. La preghiera e la Parola fanno fuggire

25 maggio 2013 - Gesti che avvicinano il Regno

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«Questa vedova nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».       (Lc 21,4) La vedova offre a Dio il necessario che ha per vivere, non il superfluo. Così […] siamo chiamati ad evitare un atteggiamento minimalista, di rinuncia, di vivacchio, come troppo spesso accade nelle nostre (stanche) comunità che davvero non aspettano il ritorno dello sposo... La vedova sa bene che ciò che lei dona è minimo, irrisorio in confronto alle cospicue offerte che venivano versate al tesoro del Tempio, così come noi sappiamo che il nostro agire, nella logica del vangelo, il riconoscere nel fratello povero il volto di Dio, è poca cosa rispetto alla rabbia e alla violenza che ammorbano questo mondo, gesto che sembra inutile rispetto alla logica mondana del potere e del successo. Diamo del necessario, non del superfluo, non dedichiamo a Dio gli scampoli della settimana, i ritagli di tempo e di devozione, ma l'essenziale di ciò che viviamo: gioie, ansie,