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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

28 maggio 2017 - Professione di Fede

«Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero». Noi veniamo all’Eucaristia ogni domenica perché i nostri occhi siano aperti, perché facciamo in fretta a dimenticarci di Dio, facciamo in fretta a dimenticarci della Sua Parola. Ogni volta che noi celebriamo l’Eucarestia riviviamo quello che hanno vissuto questi due discepoli: all’inizio lo smarrimento, la delusione, la rabbia… Ormai tutto quello che avevano costruito è distrutto. Certo, c’è questa notizia che Gesù sia risorto ma prove non ce ne sono, non l’hanno visto. Questo momento è un po’ come quello che viviamo all’inizio della Messa: veniamo qui e portiamo la nostra vita, le cose belle che abbiamo vissuto, le parole belle che abbiamo ascoltato ma anche le nostre fatiche, le nostre indecisioni, i nostri dubbi, anche quel dubbio che a volte ci assale “ma Dio veramente esiste? Veramente quello che ci è stato insegnato è vero?”. Poi ascoltiamo la Parola di Dio e questa Parola nei due discepoli ha un effetto straordinario:

21 maggio 2017 - Anniversari di matrimonio

«Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni, rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù». È l’esperienza straordinaria di chi si lascia abitare dallo Spirito Santo. Pietro, che era stato così pauroso, così codardo di fronte al momento in cui Gesù veniva arrestato, diventa colui che di fronte a tutti con franchezza - cioè con la consapevolezza di dire una parola autentica, vera - non ha più paura di stare davanti a coloro che hanno ucciso Gesù e di dire la sua fede. Coloro che lo ascoltano sono stupiti perché hanno di fronte un pescatore e sono così colpiti dal fatto che sia semplice, senza istruzione. Non significa che dobbiamo rimanere nell’ignoranza, ma significa che quando ci lasciamo abitare dallo Spirito Santo, possiamo comprendere sempre di più il mistero di Dio e tutti noi, in forza del nostro Battesimo, siamo agiti dallo Spirito, tutti noi possiamo con franchezza dire la n

14 maggio 2017 - Celebrazione delle Prime Comunioni

« Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui » . Provo a dirvi quale possa essere il significato di questa celebrazione insieme per questi bambini e per noi attraverso le parole di un racconto. In un giardino ricco di fiori di ogni specie, cresceva, proprio nel centro, una pianta senza nome. Era robusta, ma sgraziata, con dei fiori stopposi e senza profumo. Per le altre piante nobili del giardino era né più né meno una erbaccia e non gli rivolgevano la parola. Ma la pianta senza nome aveva un cuore pieno di bontà e di ideali. Quando i primi raggi del sole, al mattino, arrivavano a fare il solletico alla terra e a giocherellare con le gocce di rugiada, per farle sembrare iridescenti diamanti sulle camelie, rubini e zaffiri sulle rose, le altre piante si stiracchiavano pigre. La pianta senza nome, invece, non si perdeva un salo raggio di sole. Se li beveva tutti uno dopo l'altro. Trasformava tutta l

7 maggio 2017 - IV di Pasqua

Chi si è lasciato attrarre dalla voce di Dio e si è messo alla sequela di Gesù scopre ben presto, dentro di sé, l’insopprimibile desiderio di portare la Buona Notizia ai fratelli: con queste parole Papa Francesco introduce il suo messaggio per la 54 a giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che celebriamo proprio oggi. Questa giornata è stata voluta da Paolo VI che intuiva come in un tempo in cui stava diventando sempre più dominante l’esperienza di solitudine e di individualismo - cioè che ciascuno pensi a se stesso -, fosse necessario invocare maggiormente la misericordia di Dio e la sua Provvidenza perché ispirasse nel cuore di molti giovani il desiderio di consacrare tutta la propria vita al Signore e alla Chiesa. Erano tempi in cui ancora numerosi erano coloro che diventavano presbiteri anche nella Chiesa Italiana, ma Paolo VI  - lui che era un profeta del tempo - guardava lontano e vedeva già questa realtà che noi viviamo dettata da un sempre maggiore individualis