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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Te Deum - 31 dicembre 2020

Anno del Signore 2020, anno del Signore 2021. Per chi vive la fede il tempo è del Signore, dono è la vita che viviamo nel tempo, dono è tutto ciò che mi Fa vivere, ma dono è anche tutto ciò che mi ricorda che la vita è cammino verso l’eternità. Vorrei invitarvi a riflettere sul tempo partendo da una parola della Scrittura tra le più conosciute. Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. Abbiamo iniziato il 2020 in modo diverso da come iniziamo questo nuovo anno. Avevamo progetti, desideri, idee che erano anche sostenute dall’attesa di questa data che ci pareva così significativa. Così dalla realtà piccola dell’Oratorio 2020 alla realtà planetaria delle Olimpiadi di Tokyo 2020 questo anno è iniziato con la fiducia che fosse, come ci diciamo sempre, un anno migliore di quello passato. Ma poi ci siamo dovuti fermare e il tempo ha iniziato ad essere ritmato in modo nuovo, diverso, impensabile. Ora al termine di questo 2020 molti, moltissimi parlano

Santo Natale - Gli occhi parlano più delle parole

Quanti occhi ci sono nel presepio: gli occhi ridenti di Gesù Bambino, gli occhi di Maria così belli tanto da dare il nome ad un fiore piccolo e tenerissimo, gli occhi di Giuseppe profondi come la sua capacità di interpretare i sogni; gli occhi dei pastori stupiti come di chi si trova protagonista di una storia inimmaginabile; gli occhi dei Magi illuminati dallo splendore di una stella. Nel mio presepio in questo Santo Natale ci sono però altri occhi. Anch’io mi sono allenato a riconoscere dagli occhi i visi di chi si trova costretto a coprire il volto, a nascondere i sorrisi, a sussurrare le parole... Gli occhi parlano talora più delle parole... Gli occhi delle donne parlano alla mia vita. Occhi pazienti di chi porta in grembo la vita ed attende che venga alla luce, nella consapevolezza che l’amore autentico non ha fretta e conosce tempi lunghi. Occhi premurosi di chi vive con fedeltà una quotidianità che si ripete senza sosta e spesso senza gratitudine. Occhi attenti di chi sa ascolt

Novena del Santo Natale - L'annuncio dell'angelo a Zaccaria

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  Luca inizia la sua narrazione con un quadro sostanzialmente agiografico (1,5-25). Zaccaria ed Elisabetta sono descritti come «giusti davanti a Dio» e osservanti rigorosi di tutte le leggi del signore. Ma nonostante la loro giustizia non hanno figli e allora pregano il signore che li esaudisce: «Non avere paura, Zaccaria, perché la tua supplica è stata esaudita». Un racconto edificante, dunque, come tanti: la giustizia prima o poi è sempre premiata.  Facciamo subito, obbedendo all'intenzione dell'evangelista, un confronto, sia pure rapido, con la scena successiva dell'annuncio dell'angelo a Maria. Nulla di agiografico nell'annuncio a Maria. Nessun cenno alle virtù di Maria, né alla sua preghiera, né alla sua attesa. L'evento emerge dall'alto senza alcuna premessa. Tutto è dalla parte di Dio, pure Grazia. Nulla che assomigli ai racconti edificanti, nei quali intervento di Dio è sempre condizionato da una preghiera. Nel primo quadro, quello di Zaccaria, è l

Novena del Santo Natale - Gli apparve in sogno un angelo del Signore (Commemorazione dell'annuncio a Giuseppe)

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Giuseppe Marullo, Il sogno di San Giuseppe Il senso degli avvenimenti di Dio - nascosti come sono dentro avvenimenti umani - non si comprende senza una rivelazione. Nella narrazione di Matteo (ma a modo suo anche in Luca) la funzione del rivelatore è affidata all’angelo e al sogno. Un angelo rivela a Giuseppe il significato del concepimento di Maria e il suo compito di adottare il Gesù, gli dice come sfuggire a Erode, lo invita a ritornare dall’Egitto. Tre volte si dice che un angelo appare a Giuseppe in sogno (1,20; 2,13.19). Due volte si parla soltanto di sogno, una volta in riferimento ai Magi (2,12) e una volta Giuseppe (2,22). Basta questa semplice annotazione a farci comprendere come il meraviglioso sia ridotto al minimo. L’angelo è il messaggero di Dio (dunque qualcosa di straordinario), ma che cosa c’è di più comune e umano di un sogno? Il segno di Dio compare in un luogo ordinario e familiare: il sogno. Dio parla anche della vita ordinaria e nell’esperienza normale. La presen