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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

22 febbraio 2011

Gli presentavano dei bambini perché li toccasse,  ma i discepoli li rimproverarono.  Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro:  "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite:  a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico:  chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino,  non entrerà in esso".  E, prendendoli tra le braccia, li benediceva,  imponendo le mani su di loro. Marco 10,13-16 Sap 1,16-2,11.21-22; Sal 52; Mc 10,13-16

21 febbraio 2011

Dio dall'inizio della creazione  li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre  e si unirà a sua moglie   e i due diventeranno una carne sola . Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto".  Marco 10,6-9 Sap 1,1-11b; Sal 85; Mc 10,1-12

20 febbraio 2011

"Avvenga per voi secondo la vostra fede" Matteo 9,29 Is 64,3b-8; Sal 102; Fil 2,1-5; Mt 9,27-35

19 febbraio 2011

Non sia turbato il vostro cuore.  Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.  Giovanni14,1-2 Es 23,20-33; Sal 98; Eb 1,13-2,4; Gv 14,1-6

18 febbraio 2011

Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido,  con che cosa gli darete sapore?  Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri. Marco 9,50 Sir 18,1-14; Sal 18; Mc 9,42-50 Beato Angelico Guido eli Pietro Trosini, detto Beato Angelico, nacque a Vicchio di Mugello, l'area collinare a nord-est di Firenze verso i passi appenninici che danno in Emilia, tra 1395 e 1400. Entrato giovane nell'Ordine dei Predicatori col nome di Giovanni da Fiesole nel 1418, e pronunziati sette anni do-po, nel 1425, i voti solenni, fu assegnato al convento di San Domenico sulle penelici tra Fiesole e Firenze. Per quanto avesse avviato la sua attività già prima di far ingresso nella vita religiosa, e fin dal 1417 fosse ricordato quale "dipintore", cominciò la sua vera e propria attività in modo umile, come miniatore di codici liturgici (tra le sue realizzazioni in tale ambito e la Madonna dei Domenicani del Messale numero 558 del fiorentino  museo di San Marco): e lo

17 febbraio 2011

Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome  perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Marco 9,41 Sir 2,1-11; Sal 36; Mc 9,38-41 Sette Santi Fondatori Fra il quarto e il quinto decennio del XIII secolo, nel periodo della lotta tra l'imperatore Federico II e il papato, quando le città italiane erano sconvolte dalle discordie di opposte fazioni, sette mercanti fiorentini, animati da speciale devozione per la Vergine, e già membri di una compagnia devozionale laica - di Laudesi - detta dei Servi di Santa Maria, nonché legati tra loro dall'ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio ai poveri e agli ammalati, decisero di ritirarsi in solitudine, per far vita comune nella penitenza e nella contemplazione.  Secondo la tradizione fu durante la festa dell'Assunzione di Maria (il 15 agosto) del 1233 - un anno molto speciale, nel quale secondo alcune pro-fezie avrebbe dovuto aver luogo la fine dei tempi, e in

16 febbraio 2011

"Se uno vuole essere il primo,  sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti". Marco 9,35 Sir 25,1-6; Sal 89; Mc 9,33-37 San Panfilo e compagni martiri di Cesarea Marittima in Palestina  San Panfilo presbitero fa parte di un gruppo di 12 martiri di Cesarea di Palestina, commemorati tutti insieme al 16 febbraio, anche nel moderno ‘Martirologio Romano’ e tradizionalmente s. Panfilo è posto a capolista, avendo avuto un culto distinto nei diversi calendari, specie in Occidente.  Il sacerdote Panfilo è citato soprattutto da Eusebio di Cesarea, nella sua “Storia Ecclesiastica”; al tempo dell’imperatore Galerio († 311), con Urbano come governatore di Cesarea, la persecuzione contro i cristiani, infuriava con estrema durezza; fra questi perseguitati vi era Panfilo che Eusebio classifica “il più caro dei miei amici e per il suo valore, il più glorioso dei martiri della nostra età”.  Egli era di nobili origini e sembra che fosse nativo di Berito, poi trasferitosi a Cesarea, dove

15 febbraio 2011

"Credo; aiuta la mia incredulità!" Marco 9,24 Sir 27,1-3; Sal 126; Mc 9,14-29 San Claudio del Colombière E’ un uomo di cuore, dotato di una sensibilità delicata e di un gusto profondo dell’amicizia. Sente una profonda inclinazione verso il calore della famiglia e “un’avversione orribile” per la vita religiosa. E sceglie quest’ultima, non sappiamo bene perché. Claudio, terzo figlio di un notaio, ha una posizione economicamente solida e un avvenire sicuro. Brillante negli studi, entra a 17 anni nel Noviziato di Avignone della Compagnia di Gesù, dove termina il corso di Filosofia e poi, per cinque anni, è professore. A 25 anni lo mandano a Parigi, per studiare teologia nel celebre collegio di Clermont. All’impegno nello studio i superiori gli aggiungono l’incarico di precettore dei figli di Colbert, ministro delle finanze del re di Francia, e questo è un chiaro riconoscimento delle sue doti di prudenza, finezza e del profondo gusto dell’amicizia che lo contraddistingue. Sacerd

14 febbraio 2011

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.  Marco 16,15 Is 52,7-10; Sal 95; 1Cor 9,16-23; Mc 16,15-20 Santi Cirillo, monaco e Metodio, vescovo, patroni d’Europa I fratelli Cirillo e Metodio, apostoli degli slavi, nati a Tessalonica all’inizio del secolo IX, svolsero nell’Europa centrale un’azione missionaria caratterizzata da una speciale attenzione ai costumi e alla lingua dei popoli da evangelizzare. Cirillo studiò a Tessalonica e a Costantinopoli alla scuola di insigni maestri e insegnò per breve tempo. Rifiutata un’alta dignità civile, ricevette gli ordini sacri. Metodio conseguì un’accurata formazione giuridica e dopo aver ricoperto cariche amministrative, divenne monaco in Bitinia. Dall’imperatore di Costantinopoli i due fratelli vennero incaricati dapprima di una missione in Crimea e in seguito, nell’anno 863, in Moravia. Con alcuni discepoli per quasi quattro anni realizzarono un lavoro missionario che diede visibili risultati. Curarono la formazione

13 febbraio 2011

Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti  e impose loro di non divulgarlo. Matteo 12, 15-16 1Sam 21,2-6a; Sal 42; Eb 4,14-16; Mt 12,9b-21 Santa Fosca, martire Fosca è ricordata, insieme a Maura, in una passio che ne racconta la conversione a Cristo e il martirio. Nata da una famiglia pagana di Ravenna, a 15 anni si fece cristiana, insieme alla nutrice Maura, con la quale fu istruita e battezzata dal prete Ermolao. A nulla valsero i tentativi del padre di indurre la figlia ad abiurare. Denunciata al prefetto Quinziano, fu dapprima sottratta all’arresto da un angelo; ma poi, insieme a Maura, si presentò spontaneamente al prefetto. Entrambe vennero processate, torturate e infine decapitate. Era il 13 febbraio. I loro corpi furono trasportati in Tripolitania, dove furono sepolti nelle grotte presso Sabratha. Molti anni dopo un cristiano di nome Valente riportò le loro reliquie in Italia, all’isola del Torcello, nella laguna veneta, dove venne eretta una chiesa in onore delle martiri. No

12 febbraio 2011

Quando verrà lui, lo Spirito della verità,  vi guiderà a tutta la verità,  perché non parlerà da se stesso,  ma dirà tutto ciò che avrà udito  e vi annuncerà le cose future.  Giovanni 16,13 Es 21,1;23,1-3.6-8; Sal 97; Gal 5,16-23; Gv 16,13-15 San Benedetto di Aniane Oggi nel calendario monastico occidentale ricorre la memoria di Benedetto di Aniane, riformatore del monachesimo nell’epoca carolingia. Nato verso la metà dell’VIII secolo nel sud della Francia, ai confini con la Spagna, e battezzato con il nome di Vitiza, fu educato alla corte di Carlo Magno, dove assunse incarichi di prestigio al servizio del re. Scampato, nel corso di una campagna militare, alla morte mentre guadava un fiume con i suoi commilitoni, si fermò nei pressi di Digione e si fece monaco, assumendo il nome di Benedetto. Qui cercò di applicare con rigore gli insegnamenti di Pacomio e di Basilio, finché non incontrò la Regola di Benedetto da Norcia, che esercitò su di lui un profondo fascino. Insoddisfatto dei

11 febbraio 2011

Beata colei che ha creduto  nell'adempimento di ciò  che il Signore le ha detto. Luca2,45 Sir 32,1-13; Sal 103; Mc 8,22-26 Beata Vergine Maria di Lourdes Giornata mondiale del malato Questa memoria si collega alla vita e all’esperienza mistica di Maria Bernarda Soubirous (santa Bernardetta), conversa delle suore di Nevers, favorita dalle apparizioni della Vergine Maria (11 febbraio-16 luglio 1858) alla grotta di Massabielle. Da allora Lourdes è diventata mèta di intenso, ininterrotto pellegrinaggio per tutti i malati nel corpo e per quanti chiedono la guarigione del cuore. Il messaggio della Vergine di Lourdes richiama alla conversione, alla preghiera e alla carità verso tutti i sofferenti e gli infermi.

10 febbraio 2011

Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.  Ma egli sospirò profondamente e disse:  "Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno".  Marco 8,11-12 Sir 30,21-25; Sal 51; Mc 8,10-21 Santa Scolastica Oggi le Chiese d’Oriente e d’Occidente ricordano Scolastica, sorella di Benedetto da Norcia. Personaggio avvolto nel mistero, di Scolastica si conosce soltanto ciò che il biografo di Benedetto, Gregorio Magno, ha lasciato scritto nel secondo libro dei Dialoghi. Essa era stata votata alla vita religiosa sin dall’infanzia, ed era solita far visita al fratello Benedetto a Montecassino una volta all’anno. In una delle più belle pagine dell’opera di Gregorio è descritto l’ultimo incontro fra Scolastica e il fratello. Questi, al calar della sera, voleva fare ritorno al proprio monastero, fedele alla Regola, ma Scolastica, che presentiva la propria fine o

9 febbraio 2011

Ordinò alla folla di sedersi per terra.  Prese i sette pani, rese grazie,  li spezzò e li dava ai suoi discepoli  perché li distribuissero;  ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini;  recitò la benedizione su di essi  e fece distribuire anche quelli.  Mangiarono a sazietà  e portarono via i pezzi avanzati:  sette sporte.  Erano circa quattromila.  Marco 8,6-9 Sir 37,7-15; Sal 72; Mc 8,1-9 Santa Giuseppina Bakhita Nacque circa il 1868 nelle vicinanze di Jebel Agilere, circa 25 miglia a nord-est di Nyala, una cittadina del Sud Darfur (Sudan). Rapita all’età di circa dieci anni da negrieri arabi, rimase in schiavitù qualche anno a El Obeid (Kordofan) e a Khartoum, ove fu venduta al console italiano. Questi la condusse con sé in Italia e la cedette a un suo amico residente con la famiglia a Mirano Veneto (Venezia) ove soggiornò per tre anni. Passò ancora circa un anno in Africa a Suakin con la stessa famiglia, quindi ritornò definitivamente in Italia. Converti

8 febbraio 2010

Gli portarono un sordomuto  e lo pregarono di imporgli la mano.  Lo prese in disparte, lontano dalla folla,  gli pose le dita negli orecchi  e con la saliva gli toccò la lingua;  guardando quindi verso il cielo,  emise un sospiro e gli disse:  " Effatà ", cioè: "Apriti!".  E subito gli si aprirono gli orecchi,  si sciolse il nodo della sua lingua  e parlava correttamente. Marco 7,32-35 Sir 28,1-7; Sal 33; Mc 7,31-37 San Girolamo Emiliani, fondatore dell'Ordine dei Somaschi Appartenente ad antica e nobile famiglia, Girolamo nacque a Venezia nel 1486, da Angelo Miani o Emiliani, senatore della Serenissima, e da Dionora Morosini, discendente di dogi. Nulla si conosce della sua infanzia e della sua giovinezza. Soldato della Repubblica, nel 1511, durante la guerra di Venezia contro la Lega di Cambrai, sostenne con valore un violento assedio nemico, venendo tuttavia catturato. Nell'umiliazione e nelle tribolazioni della prigionia, Girolamo subì una profonda tras

7 febbraio 2011

"Ascoltatemi tutti e comprendete bene!  Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui,  possa renderlo impuro.  Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro". Marco 7,15 Sir 34,21-31; Sal 48; Mc 7,14-30 Sante Perpetua e Felicita (e compagni), martiri III secolo Durante la persecuzione di Settimio Severo, probabilmente il 7 marzo 203, morirono a Cartagine, nel Nord Africa, Perpetua, Felicita e altri quattro compagni. La passio di Perpetua e Felicita è fra i racconti più commoventi dell'antichità cristiana, perché ci fa conoscere, oltre alla loro altissima confessione di fede, i profondi rapporti di fraternità che esistevano fra i cristiani. Perpetua, ventiduenne, di famiglia nobile, era sposata e aveva un bambino ancora lattante che teneva con sé in carcere. I suoi familiari erano cristiani, tranne il padre che tentò di tutto per convincerla ad abiurare. Felicita, ancella di Perpetua, si trovava all'ottavo mese di gravidanza. Fra le due don

6 febbraio 2011

Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto  e si mise in cammino.  Giovanni 4, 50b Is 66,18b-22; Sal 22; Rm 4,13-17; Gv 4,46-54 Santi Paolo Miki e compagni, martiri XVI secolo Paolo Miki nacque a Kioto, in Giappone nel 1556. Battezzato a cinque anni, a venti entrò nel seminario dei Gesuiti dove emise i voti, divenendo uno dei migliori predicatori del vangelo del suo tempo. L'evangelizzazione in Giappone era iniziata con san Francesco Saverio ed era stata portata avanti senza interruzione dai suoi confratelli gesuiti, che operavano in aperto accordo con le autorità del posto. Ma nel 1587, per diversi complessi motivi, l'imperatore Hideyoshi decretò l'espulsione di tutti i missionari cristiani. La Chiesa fu allora costretta a operare in clandestinità. Quando la persecuzione si intensificò, Paolo Miki, insieme ad altri due confratelli, nel dicembre 1596, fu catturato ad Osaka e condotto nel carcere di Meaco. Con altri 26 prigionieri subì molte torture, tra cui

5 febbraio 2011

Un dottore della Legge, lo interrogò per mettere Gesù alla prova:  "Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?".  Gli rispose: " Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore,  con tutta la tua anima   e con tutta la tua mente .  Questo è il grande e primo comandamento.  Il secondo poi è simile a quello:  Amerai il tuo prossimo come te stesso .  Da questi due comandamenti  dipendono tutta la Legge e i Profeti". Matteo 7, 35 - 40 Es 21,1;22,20-26; Sal 96; Gal 5,13-14; Mt 22,35-40 Sant'Agata, vergine e martire III secolo Il culto di questa santa fu molto esteso nell'antichità, ma le notizie che abbiamo di lei sono pochissime. Si dice che Agata nacque a Catania (ma anche Palermo vanta una simile gloria), da una famiglia nobile e ricca. La sua bellezza attirò l'attenzione del console della città, Quintino, che la chiese in sposa. Agata si rifiutò perché consacrata con voto di verginità al Signore. Il giovane respinto, dopo aver messo in moto i

4 febbraio 2011

"Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio,  voi osservate la tradizione degli uomini". Luca 7,6 - 8 Sir 30,2-11; Sal 50; Mc 7,1-13 Sant'Andrea Corsini, vescovo Andrea nacque a Firenze il 13 novembre 1302, dalla nobile famiglia dei Corsini. Verso il 1317 entrò nel convento dei carmelitani a Firenze. Dai documenti conventuali sappiamo che, dal 1344 al 1347, ricoprì la carica di consigliere della comunità e un anno dopo fu nominato provinciale della Toscana. Il 13 ottobre 1349 fu consacrato vescovo di Fiesole. Predicatore infaticabile, pastore esemplare, paterno ma rigoroso con il clero, dedicò particolari cure alle necessità dei poveri, degli infermi e dei pellegrini, donando a ciascuno ciò di cui aveva bisogno. Fu sapiente mediatore e operatore di pace nelle controversie t

3 febbraio 2011

Sceso dalla barca, egli vide una grande folla,  ebbe compassione di loro,  perché erano come pecore che non hanno pastore,  e si mise a insegnare loro molte cose.  Marco 6, 34 Sir 36,24-28; Sal 127; Mc 6,33-44 San Biagio, vescovo e martire Le notizie storiche di san Biagio sono molto scarse. Si sa che era di origine armena e fu eletto vescovo di Sebaste. Infierendo la persecuzione di Licinio, Biagio ritenne prudente lasciare la città e rifugiarsi in una grotta nascosta nella boscaglia, ma l’andirivieni delle persone che lo cercavano rese ben presto noto a tutti il suo nascondiglio. Condotto in città, per ordine del governatore Agricola, fu imprigionato, ma anche nella prigione riceveva e sanava molti ammalati. Un giorno si recò da lui una madre il cui figlio stava morendo soffocato, per aver ingoiato una spina di pesce: Biagio lo benedisse e lo risanò immediatamente. La buona mamma, per ringraziarlo, gli offrì una candela per illuminare di notte la cella e un po’ di cibo. Da qui nac

2 febbraio 2011

"Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele".  Luca 2, 29 - 32 Ml 3,1-4; Sal 23; Rm 15,8-12; Lc 2,22-40 Presentazione del Signore - festa del Signore La liturgia commemora oggi un episodio dell’infanzia di Gesù, nel quale si manifesta luminosamente il senso e la destinazione della sua vita: la sua presentazione al Tempio. Maria, 40 giorni dopo la nascita del suo primogenito, portò il bambino al Tempio per offrirlo al Signore e riscattarlo, secondo la legge di Mosè, mediante l’offerta richiesta ai poveri: il sacrificio di due tortore o due colombe (Lc 2,22-38). Questo adempimento della legge prelude e annuncia l’offerta di Gesù al Padre nel sacrificio della croce, e la comunione personale di Maria alla passione del figlio, come profetizzato da Simeone: “Una spada ti trafiggerà l’a