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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

25 ottobre 2015 - Domenica del mandato missionario

At 8,26-39; Sal 65; 1Tm 2,1-5; Mc 16,14b-20 Celebriamo oggi nella nostra Diocesi la domenica del mandato missionario, dopo aver celebrato con gioia la festa della Dedicazione del Duomo, che è la Chiesa madre di tutti i fedeli cristiani ambrosiani. Oggi riceviamo questo mandato perché non è solamente per chi ieri sera durante la veglia missionaria ha ricevuto il mandato di lasciare la propria terra per un luogo lontano. Questo mandato missionario è per ogni cristiano. Il Papa nel suo messaggio in occasione di questa giornata dice una realtà che conosciamo bene ma che probabilmente non è arrivata profondamente nel nostro cuore: caratteristica fondamentale della Chiesa è la missione. Nel cuore di molti, anche di molti cristiani, c’è l’obiezione: ma che senso ha andare a scomodare coloro che hanno una propria credenza, una loro fede… Che senso ha andare a proporre qualcosa, Qualcuno che è molto distante da loro?   Noi stessi siamo infastiditi quando arriva qualcuno a raccontarci

In principio la Parola: domenica 25 ottobre 2015

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Prima Domenica dopo la Dedicazione 25 ottobre 2015

18 ottobre 2015 - Domenica della Dedicazione del Duomo di Milano

È una tradizione antica quella che ci consegna la memoria della consacrazione della Chiesa Cattedrale – sede del Vescovo – in questa diocesi che noi chiamiamo di Milano o Ambrosiana: di Milano facendo riferimento alla città più importante, più grande di questo territorio; Ambrosiana facendo risalire la tradizione più antica del nostro essere chiesa all’insegnamento del Santo Vescovo Ambrogio. Non si tratta di vivere di ricordi o di rimpiangere un passato, ma di rendere grazie per un presente legato a questa realtà di Chiesa alla quale apparteniamo. Noi siamo in periferia, lontani dal cuore della Chiesa Ambrosiana ed il rischio che corriamo, come sempre per chi vive in periferia, è quello di sentire il centro un po’ lontano, distante. Oggi ci è chiesto in modo singolare di riguardare, di tornare con il cuore e la mente a considerare la nostra appartenenza alla Chiesa Ambrosiana nella quale ci troviamo. Innanzitutto, l’appartenenza alla Chiesa : realtà nella quale siamo stati inse

11 ottobre 2015 - VII domenica dopo il martirio di Giovanni il Battista

Is 43,10-21; Sal 120; 1Cor 3,6-13; Mt 13,24-43 Non abbiamo mai tempo per il Signore. Abbiamo sempre tante occupazioni, preoccupazioni che gestiscono il nostro tempo e così penso che capiti a tutti voi di dire “ non ho tempo” . Questo non avere tempo significa sacrificare qualche cosa per dare retta a qualcosa d’altro. Non avere tempo per il Signore significa sostituirlo con qualcun altro, con qualcosa d’altro. Nella Scrittura, nella Bibbia, il più grande peccato è l’idolatria, cioè mettere qualcosa d’altro al posto di Dio, qualcun altor. L’idolo è un oggetto che nasce dalla mente e dall’abilità dell’uomo, è una proiezione di quello che vorremmo essere, di quello che vorremmo avere e da sempre gli uomini costruiscono degli idoli. È famosa la pagina di Mosè che scende dal monte, dopo aver ricevuto le tavole della Legge e trova il suo popolo che ha costruito un vitello d’oro, memoria di quell’esperienza che aveva fatto in Egitto dove una delle divinità appariva così. La prima let

In principio la Parola: domenica 11 ottobre 2015

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Settima domenica dopo il martirio di Giovanni il Battista domenica 11 ottobre 2015

4 ottobre 2015 - Festa dell'Oratorio

Is 45,20-24a; Sal 64; Ef 2,5c-13; Mt 20,1-16 Non dobbiamo certo far dire alla Parola di Dio quello che piace a noi. Il commento che farò, allora, di queste letture non vuole essere usato per sostenere la causa dell’Oratorio, tuttavia oggi è Festa dell’Oratorio e noi vogliamo sottolinearla anche attraverso questo ascolto della Parola. Chiaramente i contenuti della Parola di Dio si riferiscono a dei messaggi chiari che arrivano a tutti ma che noi possiamo un po’ interpretare alla luce di questa festa che ci riguarda. Quasi tutti qui hanno un’esperienza attiva dell’Oratorio oppure l’hanno avuta. La prima lettura ci parla di un comando: tutti coloro che si sono dispersi, che si sono allontanati sono invitati a tornare indietro. Tutti coloro che hanno scelto altre esperienze al di fuori della fede nel Dio di Israele sono chiamati a tornare a casa, perché tutto ciò che hanno inseguito al di fuori del Dio di Isacco, di Abramo, di Giacobbe è un idolo, cioè qualcosa che si costr