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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

E Dio creò il padre

Oggi papà Pasquale compie 75 anni. Grazie ancora a tutti coloro che lo hanno sostenuto con affetto, con la preghiera nei giorni del ricovero. E Dio creò il Padre Quando il buon Dio decise di creare il padre, cominciò con una struttura piuttosto alta e robusta.  Allora un angelo che era lì vicino gli chiese:  «Ma che razza di padre è questo? Se i bambini li farai alti come un soldo di cacio, perché hai fatto il padre così grande? Non potrà giocare con le biglie senza mettersi in ginocchio, rimboccare le coperte al suo bambino senza chinarsi e nemmeno baciarlo senza quasi piegarsi in due!». Dio sorrise e rispose:  «È vero, ma se lo faccio piccolo come un bambino, i bambini non avranno nessuno su cui alzare lo sguardo». Quando poi fece le mani del padre, Dio le modellò abbastanza grandi e muscolose. L'angelo scosse la testa e disse:  «Ma... mani così grandi non possono aprire e chiudere spille da balia, abbottonare e sbottonare bottoncini e nemmeno legare treccin

27 febbraio 2014

Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio. (Mc 11,15) Sap 18,20-25a; Sal 104; Mc 11,15-19

26 febbraio 2014 - Abbiate fede

«Abbiate fede in Dio». (Mc 11,22) Sta scritto: «È difficile trovare un uomo fedele!» (Pr 20,6). Non dico che tu debba rivelare la tua coscienza a me, ma che mostri la sincerità della tua fede a Dio che scruta le reni e i cuori, e conosce i pensieri degli uomini (Sal 7,10;93,11). Gran cosa essere fedeli: rende l'uomo più ricco degli arciricchi. Il fedele infatti possiede tutti i beni del mondo, in quanto li disprezza e li calpesta; al contrario, i ricchi di beni materiali, benché ne abbiano a dovizia, finiscono col mancare di quelli dell'anima. Più ne ammassano, infatti, e più si consumano per la brama di quanto loro manca. Il fedele insomma è un uomo straordinario: ricco nella sua povertà perché sa che bisogna avere solo di che coprirsi e di che nutrirsi; quindi se ne accontenta, e disprezza le ricchezze. Osservare la fede è un prestigioso distintivo non soltanto per noi cristiani che di Cristo portiamo il nome, ma lo è pure per chiunque nel mondo e anche presso gli

25 febbraio 2014 - Il tempo della divina compassione

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«Che cosa vuoi che io faccia per te?» (Mc 10,49) La guarigione del cieco Bartimeo, El Grieco Un mendicante cieco: l'ultimo della fila, uno che ha fatto naufragio, seduto lungo la strada come chi si è fermato e si è arreso. E improvvisamente passa Gesù, uno che non permette all'uomo di arrendersi, ed ecco che tutto sembra mettersi di nuovo in moto. Bartimeo comincia a gridare: Gesù abbi pietà di me! 
Perché il peggio che ci possa capitare è di innamorarci della nostra cecità. 
La folla fa muro e lo sgrida, perché i poveri disturbano, sempre: ci fanno un po' paura, sono là dove noi non vorremmo mai essere, sono il lato doloroso della vita, ciò che temiamo di più. 
Ma è proprio sulla povertà dell'uomo ciò su cui si posa sempre il primo sguardo di Gesù, non sulla moralità di una persona, ma sul suo dolore: «Coraggio, alzati, ti chiama». 
E subito, tutto sembra eccessivo, esagerato: il cieco non parla, grida; non si toglie il mantello, 'lo gettò; non si alza

24 febbraio 2014 - Creati per essere serviti da Dio

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«Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». (Mc 10,45) Giovanni, il discepolo preferito, il più spirituale, il mistico, chiede di occupare il primo posto, lui e suo fratello. E gli altri dieci compagni immediatamente si ribellano, unanimi nella gelosia, probabilmente perché avrebbero voluto chiederlo loro! Ed è come se finora Gesù avesse parlato a vuoto: «Non sapete quello che chiedete» , quali dighe abbattete con questa fame di primeggiare, quale mondo sbagliato generate con questa volontà di potenza! E spalanca l'alternativa cristiana, la differenza cristiana. 
I grandi della terra dominano e opprimono gli altri. Tra voi però non è così! Credono di dirigere il mondo con la forza... voi non sarete così! Gesù prende le radici del potere e le capovolge al sole e all'aria. 
Chi vuole diventare grande: Gesù non condanna questo desiderio, anzi lui stesso promette una grandezza, non vuole con sé uo

23 febbraio 2013 - Gesù apre le porte delle nostre prigioni

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«Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». (Gv 8,8) Una trappola ben congegnata, per porre Gesù o contro Dio o contro l'uomo. Gli scribi e i farisei gli condussero una donna... la posero in mezzo. Donna senza nome, che per scribi e farisei non è una persona, è una cosa, che si prende, si porta, si conduce, si pone di qua o di là, dove a loro va bene. Che si può mettere a morte. Una donna su cui gli uomini possono fare la massima delle violenze, compiuta per di più dagli uomini del sacro, legittimata da un Dio terribile e oscuro, amante non della vita ma della morte. Una donna ferita nella persona, nella sua dignità, nella sua grandezza e inviolabilità. Contro la quale i difensori di Dio commettono un peccato più grave del peccato che vogliono punire. Gesù si chinò e scriveva col dito per terra... Davanti a quella donna Gesù china gli occhi a terra, come preso da un pudore santo davanti al mistero di lei. Gli fa male vederlo calpestato in quel modo.