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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

28 agosto 2016 - Domenica che precede il martirio di San Giovanni il Precursore

« È inevitabile che vengano scandali ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo »: questa frase contiene un grande realismo e anche un po’ di sofferenza. La parola “scandalo” nel linguaggio del Vangelo, nella Bibbia, è l’inciampo, è quello che impedisce di camminare speditamente verso la meta, è ciò che fa inciampare nel cammino della vita. Gesù ci dice, per come siamo noi uomini, sempre cercatori del bene, sempre orientati al bene ma spesso orientati verso il male, che è inevitabile che nel nostro cammino troviamo degli inciampi, degli ostacoli, degli scandali. Tuttavia, in questo realismo, c’è anche quella sofferenza che dice che colui che si macchia di questa colpa (cioè di essere scandalo ad altri) è nei guai, è in pericolo perché non solo danneggia sé ma anche gli altri. Il Vangelo ci dice che anche colui che compie questo male ha sempre la possibilità di riscattarsi, ha sempre la possibilità di ricominciare perché non è mai la somma del suo male. C’è uno scandalo

15 agosto 2016 - Festa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria

La festa dell’assunzione della Beata Vergine Maria conferma la nostra speranza della vita eterna. È anche la fonte di consolazione per questo mondo che pare non aver bisogno di Dio e che però si trova ogni giorno sempre più solo, senza questa speranza di un futuro che redima tanto dolore e tanta sofferenza. Maria sale al cielo, viene assunta con l’anima e con il corpo e diventa regina, alla destra del suo Figlio Gesù, Regina del cielo e della terra ed estende il suo manto di protezione su tutti coloro che hanno bisogno, in quella comunione eterna con Dio che le permette di vivere quella profonda comunione che ha vissuto sulla terra per sempre. In questo giorno, che normalmente viviamo come giorno di vacanza, di spensieratezza, i messaggi che ci arrivano dai mezzi di comunicazione descrivono i tanti luoghi dove anche gli italiani vanno a trascorrere qualche momento di festa, noi scegliamo di venire qui, di dedicare un tempo al Signore perché quanto celebriamo riscaldi in noi il cuo

14 agosto 2016 - XIII domenica dopo Pentecoste

Il popolo di Israele ha sempre custodito la presenza di Dio. Prima in una tenda (non una tenda qualsiasi) che veniva arricchita di tanti elementi per indicarne la preziosità, la bellezza, la particolare dignità che aveva il custodire la memoria di Dio, poi Salomone costruì il grande tempo di Gerusalemme, una tra le più grandi opere dell’antichità. Questo tempio venne distrutto da Nabucodonosor nel 586, poi venne ricostruito in una forma ridotta, più modesta proprio da Neemia nel 520. Erode lo ampliò e quello che Gesù vide era proprio questo tempio reso grande dalla mania di grandezza di Erode. Questo è il luogo dove Gesù rimase quando, dodicenne, venne portato a Gerusalemme. È il luogo dove spesso si recava a insegnare, è il luogo dove oggi abbiamo ascoltato desidera che sia come nella sua origine “casa di preghiera”, è il luogo dove Gesù spesso si è ritrovato con i suoi amici. Quando venne arrestato Gesù diceva “ ogni giorno ero nel tempio, voi non mi avete arrestato ”. Il tempo è