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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

31 dicembre 2018 - Te Deum

CRESCE LUNGO IL CAMMINO IL SUO VIGORE Cresce lungo il cammino il suo vigore, questo è il titolo scelto dall'Arcivescovo Mario per la sua lettera pastorale. Ad esso si è ispirato il presepe realizzato in questa chiesa e da questa intuizione vorrei innalzare al Signore la mia preghiera. Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nel battesimo la sua origine. Il battesimo questo dono che non ho ancora imparato ad apprezzare in tutta la sua ricchezza, questa realtà che mi accomuna ad ogni credente che mi ricorda che Dio è Padre di ogni uomo, che per ogni uomo Gesù ha donato tutto se stesso. Insieme con voi ringrazio per la fede che anima le nostre Comunità, spesso sembra brace sotto molta cenere ma è realtà viva. Ringraziamo per i bambini che sono stati generati alla fede nell'acqua  e nello spirito del battesimo; per coloro che dopo essersi allontanati dal Signore sono tornati a far risplendere la luce della fiducia in lui.  Chiediamo al Signore umilmente

30 dicembre 2018 - Domenica nell'Ottava del Natale

In questi giorni più volte mi hanno fatto questa domanda: "ma come sono andate le feste? Come hai vissuto le feste?", e chiaramente ciascuno risponde, io rispondo nel modo in cui lo abbiamo sperimentato. Ma poi mi sono domandato "come hanno vissuto le feste le persone che mi sono care, le persone che mi sono affidate?". Il mio pensiero è andato a Claudio che proprio in questi giorni ha perso la mamma; ad Andrea che non ha più una casa perché è stato sfrattato; a Paola che ha saputo proprio pochi giorni fa di essere in attesa del terzo figlio; ad Ivan che ha perso il lavoro e non come fare per mandare avanti la sua famiglia; ho pensato ad Alessandro che ormai da alcuni anni non vive più il Natale perché proprio in questo tempo ha vissuto un dolore così grande che gli impedisce di essere lieto; ho pensato ad Emanuela che proprio l'antivigilia ha accompagnato in ospedale suo figlio per una malattia grave. E così tutti noi potremmo raccontare qualche storia, qua

28 dicembre 1968 - 28 dicembre 2018 - 50 anni di matrimonio, una memoria colma di gratitudine

50 ANNI DI MATRIMONIO Cari Mamma e Papà, oggi festeggio il vostro anniversario di matrimonio. Non voglio che sia un evento triste ma piuttosto colmo di gratitudine.  Io sono figlio di quel gesto d'amore che avete vissuto nel freddo di quell'inverno, che non solo era promessa di un cammino insieme nella gioia, nel dolore, nella salute, nella malattia... ma era già anche farsi carico di una famiglia più grande, talora purtroppo ingrata. Sono figlio di un amore che non mi ha fatto mancare mai il necessario e che mi ha fatto comprendere che il di più non è dovuto ma premio della fedeltà che è senso alla fatica, all'impegno, alla dedizione. Sono figlio dell'amore che ti lascia partire da casa quando non sai ancora scegliere quale maglia indossare, per un progetto che pare un vestito troppo grande sulle spalle piccole di un undicenne. Sono figlio dell'amore tenace che plasma i tempi e fa diventare le domeniche pellegrinaggi in luoghi che rimangono

Benvenuti nel mio Presepio - Santo Natale 2018

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Betlemme - Grotta dei Pastori Anche quest'anno non sono riuscito a preparare in casa il presepe, ancora una volta ci ha pensato la Mamma. Nell'ultima parte della visita alle famiglie ho visto tanti presepi: alcuni piccoli e altri molto grandi, paesaggi diversi, luci, sfondi colorati, ma in particolare mi sono fermato a contemplare i pastori. Ho creato così nel mio cuore un presepe. Nel mio presepio ci sono  pastori  che suonano il  flauto  e la  zampogna . Mi mettono allegria, mi pare facciano eco al coro degli Angeli e anche se non sono perfetti offrono musica, che è uno dei modi in cui Dio custodisce la speranza nel cuore degli uomini. Questi pastori sono allegri, mi parlano dei  bambini . Ho la gioia di incontrare tanti bambini: in occasione dei battesimi, nelle Scuole dell'Infanzia, sono i figli di quei ragazzi che ho incontrato in questi anni di ministero e che una volta erano bambini e ora sono genitori. I bambini mi emozionano per la loro semplicità, infon

Novena di Natale 2018 - 21 dicembre

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L'anima mia ha sete del Dio vivente Qui trovate i testi della Liturgia della Parola  di venerdì 21 dicembre Abbiamo pregato i versetti iniziali del salmo 107, che racconta come Dio sappia cambiare condizioni che all'uomo sembrano impossibili.  Tutti coloro che Dio ha riscattato e liberato dalle mani dei nemici e ha radunato da tutti paesi sono invitati a lodare il Signore.  Sono descritte le carovane smarrite nel deserto, alle prese con la fame e la sete, in cerca di una città dove abitare che non trovano. La città non è nominata. è un simbolo. Si tratta di uomini smarriti non solo sofferenti. Hanno smarrito la strada che porta alla comunione . camminano senza direzione e senza scopo. Il suggerimento del salmo è che solo Dio può aiutarli. Lui solo può far ritrovare loro la strada e lo scopo. L'immagine che custodiamo è la sete e la fame, la sete e la fame di senso, di Dio. Ci vengono in soccorso le parole di Madre Teresa: Io so cosa c’è nel tuo cuore,

Novena di Natale 2018 - 20 dicembre

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Qui trovi la liturgia della Parola  di giovedì 20 dicembre Qui trovi il testo del Salmo 18 Le parole del Salmo che abbiamo pregato questa mattina sono tratte da un inno di ringraziamento pronunciate dal re davanti alla sua comunità. Il salmo 18 è però un'esaltazione di Dio non del re, nonostante siano descritte lungamente le doti del re, ma la grandezza del sovrano non è altro che riflesso e dono della grandezza di Dio. A suscitare entusiasmo non è il fatto che il re si è slavato dalle mani dei nemici, ma che Dio lo salva. Ci soffermiamo su due versetti: Signore, tu dai luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre . Il tema della luce ci rimanda immediatamente al tempo del Natale, che è mistero di Dio Luce che viene nel mondo e che lotta contro le tenebre.  Faccio mie le parole di Papa benedetto XVI che esortava ad acquistare dimestichezza con la Bibbia, a tenerla a portata di mano, perché sia  come una bussola che indica la strada da seguire. Le

Novena di Natale 2018 - 19 dicembre

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Dio non si stanca di perdonare Qui trovi i testi della Liturgia della Parola  di mercoledì 19 dicembre Testo del Salmo 103 Il salmo 103 è composto da 22 versetti, una per ciascuna lettera dell'alfabeto ebraico. Si apre e si chiude con un invito a benedire il Signore. Benedire è un verbo molto frequente nella Bibbia e nei salmi, per esprimere sia il rapporto di Dio con l'uomo sia il rapporto dell'uomo con Dio. Nei diversi contesti ammette diverse sfumature di significato. Qui significa soprattutto ringraziare. Il salmo 103 è considerato da molti un salmo penitenziale che però ha una sua originalità: è un salmo penitenziale in cui non si chiede perdono. Si ringrazia invece per il perdono già ricevuto. Ma proprio questo è il vero atteggiamento penitenziale. Il problema non è che Dio ci perdoni, lo desidera più di noi. Il problema è che noi ci rendiamo consapevoli di essere perdonati, accogliamo il perdono, ringraziamo e viviamo da uomini perdonati. Il perdon

Novena di Natale 2018 - 18 dicembre

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Attraversati dalla luce del perdono Qui trovi i testi della Liturgia della Parola  di martedì 18 dicembre Qui trovi il testo del Salmo 52 Il salmo 52 risuona come lo sfogo di un uomo onesto, stanco di essere insultato e maltrattato da un uomo prepotente che non perde occasione per umiliarlo e fargli del male. A quest'uomo malvagio egli annuncia la punizione di Dio, per poi concludere la sua preghiera con una intensa professione di fede nel Signore. Del malvagio non si dice soltanto che sia violento o falso, si precisa che si vanta della sua cattiveria, preferisce il male al bene, ama soltanto le parole che distruggono e ingannano. Vantarsi, preferire il male, sono verbi che dicono il mondo interiore, la scelta profonda, l'orientamento del cuore. Quest'uomo cattivo non compie il male per sbaglio, a per scelta. Non si vergogna di quello che fa, ma se ne vanta, giustifica il male che fa, è un uomo che ha capovolto la coscienza. La sciocchezza profonda di quest

Novena di Natale 2018 - 17 dicembre

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"Questo povero grida e il Signore lo ascolta" Qui trovi i testi della Parola di Dio di lunedì 17 dicembre Testo del salmo 9 Il salmo 9 intende lodare il Signore perché è intervenuto a fare giustizia: ha sconfitto i nemici liberando i poveri dalla loro oppressione, ha fatto indietreggiare e stramazzare gli avversari, ha minacciato le nazioni pagane, ha sterminato l'empio cancellando il suo nome per sempre, sono sprofondati i popoli nella fossa che hanno scavato. Quando si leggono espressioni come queste non si sa mai fino a che punto esse esprimano un fatto accaduto o piuttosto un desiderio. Ma si tratta, in ogni caso, di un desiderio talmente sicuro che si può raccontare come se si fosse già realizzato. Il credente può anche permettersi di parlare di ciò che spera come se fosse già compiuto, tanta è la certezza che la promessa di Dio non viene meno. Tre sono i personaggi principali: Dio che osserva e giudica, gli empi oppressori, gli innocenti oppressi. 

Novena di Natale 2018 - 16 dicembre

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Ivan Rupnik, Giovanni il Battista Qui trovi i testi della Parola di Dio  di domenica 16 dicembre   Ritroviamo in questa quinta domenica di Avvento la figura di Giovanni il Battista e la liturgia della Parola ci invita a leggere la sua figura non solo in ordine alla comprensione che in Gesù le Scritture e le profezie sono compiute, ma anche come modello per vivere la spiritualità dell'Avvento. La prima lettura, tratta dal capitolo 30 del profeta Isaia, ci parla della speranza e della salvezza offerta dal Signore al suo popolo, purché ritorni a manifestare la sua fiducia in lui. Il profeta si rivolge alla comunità ebraica di Gerusalemme promettendo in nome del suo Signore e maestro il termine di ogni sofferenza. Dio si svelerà agli occhi e agli orecchi di Israele indicando la via della giustizia da seguire. Il popolo pubblicamente e con forza deve prendere le distanze da quegli idoli dai quali sperava la fecondità e il benessere e che non sono altro che immondizia. Pioggi