24 gennaio 2014 - La corrente è Dio
Gesù diceva loro:
“Viene forse la lampada
per essere messa sotto il moggio o sotto il letto?
O non invece per essere messa sul candelabro?”
(Mc 4, 21)
Può darsi che io sia incapace di tenere la mia attenzione fissa
in Dio mentre sto lavorando, ma questo, in ogni modo, non mi viene chiesto da
Dio. Quello che posso assolutamente, invece, è desiderare e progettare di
compiere il mio lavoro con Gesù e per Gesù. Questa è una bella cosa ed è
proprio quello che vuole Dio. Egli vuole che la nostra volontà e il nostro
desiderio si riferiscano a lui, alla nostra famiglia, ai nostri figli, ai
nostri fratelli e ai poveri.
Ognuno di noi rimane uno strumento modesto. Se osservi i
componenti di un apparecchio elettrico, vedrai un groviglio di fili grandi e
piccoli, nuovi e vecchi, costosi e non costosi. Se la corrente non passa
attraverso di loro, non ci sarà la luce. Questi fili siamo io e te. La corrente
è Dio. Noi abbiamo il potere di lasciare passare la corrente attraverso di noi,
di lasciare che essa ci utilizzi, di lasciarla produrre la luce del mondo –
oppure di rifiutare di essere utilizzati e lasciare che le tenebre si
estendano.
Beata Teresa di Calcutta (1910-1997),
fondatrice delle
Suore Missionarie della Carità, No Greater Love, p. 67
www.unacasasullaroccia.com
È bello poter leggere queste riflessioni.grazie di cuore.patrizia
RispondiElimina