Cinque anni fa la nonna Giselda ci ha lasciato, ma in realtà la sua presenza continua ad accompagnarci. Condivido l'omelia del giorno delle esequie perché anche voi possiate incontrarla, riconoscerla, ritrovarla. La mia nonna è in paradiso. Sono state queste le prime parole che ho scritto poco dopo la morte della nonna. Ne sono certo. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, evento naturale ancor più quando si manifesta dopo una vita lunga 99 anni. Sì perché la nonna non si è fermata a 99 è arrivata a 99. La benedizione è esserci arrivata a questa età, ma soprattutto il come ci è arrivata. La nostra numerosa e variegata presenza è insolita per il funerale di una donna anziana. Anche la presenza di diversi sacerdoti è particolare. Credo sia il giusto riconoscimento per il dono di una persona semplice, forte, coraggiosa e sincera. Abbiamo scelto di essere qui oggi per affidare a Dio la vita di Giselda. Ciascuno potrebbe raccontare episodi, parole, esperienze. Non ho l
Nel modo di rappresentare la natività nella tradizione orientale spesso il luogo dove è deposto Gesù non è raffigurato con una mangiatoia o del pagliericcio ma è una culla che ha la forma di un sepolcro e il Bambino è avvolto in bende, che anch’esse rimandano alla sepoltura. Questa immagine mi sta accompagnando in queste settimane nelle quali sono interrogato, come penso tutti voi, da quanto sta accadendo nella terra che ha accolto la nascita di Gesù; come a Betlemme questo sarà un Natale di sofferenza e di silenzio; penso a questa rinnovata strage degli innocenti, inermi che non hanno nessuna bandiera ma solo il diritto di vivere. E mi domando: “è Natale o è già subito Pasqua?” Proprio questa intuizione mi esorta a farvi entrare nel mio presepe che quest’anno è ambientato in un giardino che evoca il giardino del sepolcro di Gesù luogo del compimento della vita, luogo del rinnovamento della vita, la vita che è sbocciata al mondo nella notte di Natale. Nel mio presepe c’è un castagno .
Monastero della Tentazione - Cappella delle Tentazioni Questa mattina ho ricevuto queste parole da un mio compagno di ordinazione don Francesco Airoldi, missionario in Zambia. Le condivido augurandovi buona Quaresima. Non rinunciare ma moltiplica! La quaresima è il tempo per rendere bella la vita. Cenere e acqua sono gli ingredienti primitivi del bucato di un tempo, disse don Tonino Bello. E allora si riparte da qui: dal desiderio di rendere bella la tua vita. Sì, proprio la tua! Il primo impegno è proprio questo: accorgerti delle bellezze che ti porti dentro e che per qualche motivo hai lasciato da parte. La quaresima, poi, è il tempo della moltiplicazione. In questo periodo moltiplica invece di rinunciare; moltiplica il tuo tempo per le persone, per gli amici; moltiplica i gesti d’amore; moltiplica le parole buone che fanno bene al cuore; moltiplica non rinunciare, perché se sei impegnato a moltiplicare le cose belle non avrai tempo per fare altro e non potrai distra
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