Monastero della Tentazione - Cappella delle Tentazioni Questa mattina ho ricevuto queste parole da un mio compagno di ordinazione don Francesco Airoldi, missionario in Zambia. Le condivido augurandovi buona Quaresima. Non rinunciare ma moltiplica! La quaresima è il tempo per rendere bella la vita. Cenere e acqua sono gli ingredienti primitivi del bucato di un tempo, disse don Tonino Bello. E allora si riparte da qui: dal desiderio di rendere bella la tua vita. Sì, proprio la tua! Il primo impegno è proprio questo: accorgerti delle bellezze che ti porti dentro e che per qualche motivo hai lasciato da parte. La quaresima, poi, è il tempo della moltiplicazione. In questo periodo moltiplica invece di rinunciare; moltiplica il tuo tempo per le persone, per gli amici; moltiplica i gesti d’amore; moltiplica le parole buone che fanno bene al cuore; moltiplica non rinunciare, perché se sei impegnato a moltiplicare le cose belle non avrai tempo per fare altro e non potrai distra...
Cinque anni fa la nonna Giselda ci ha lasciato, ma in realtà la sua presenza continua ad accompagnarci. Condivido l'omelia del giorno delle esequie perché anche voi possiate incontrarla, riconoscerla, ritrovarla. La mia nonna è in paradiso. Sono state queste le prime parole che ho scritto poco dopo la morte della nonna. Ne sono certo. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, evento naturale ancor più quando si manifesta dopo una vita lunga 99 anni. Sì perché la nonna non si è fermata a 99 è arrivata a 99. La benedizione è esserci arrivata a questa età, ma soprattutto il come ci è arrivata. La nostra numerosa e variegata presenza è insolita per il funerale di una donna anziana. Anche la presenza di diversi sacerdoti è particolare. Credo sia il giusto riconoscimento per il dono di una persona semplice, forte, coraggiosa e sincera. Abbiamo scelto di essere qui oggi per affidare a Dio la vita di Giselda. Ciascuno potrebbe raccontare episodi, parole, esperienze. Non ho l...
Chiesa Duc in altum - Magdala (Israele) Ho colto questo particolare nel pellegrinaggio in Terra Santa che ho vissuto con alcuni dei miei compagni di ordinazione nel febbraio del 2019, in occasione del XXV° di ordinazione. Quel giorno ho presieduto io l’Eucaristia nella bellissima Chiesa dove l’altare ha la forma di una barca e alle spalle una vetrata apre lo sguardo sul mare di Galilea. Nella cripta di questa Chiesa, chiamata DUC IN ALTUM (l’espressione latina che troviamo in Luca 5, 4 e che viene normalmente tradotta “Prendi il largo!”, invito che Gesù rivolge a Pietro prima della pesca miracolosa), in una cappella si trova l’immagine della donna emorroissa che per la sua fede viene guarita dopo che confusa tra la folla è riuscita toccare il lembo del mantello di Gesù. Questa immagine presenta quel momento della vita di Gesù che circondato da molte persone sente che la sua forza è stata donata. Nell’immagine la mano della donna è segnata dalla malattia ed anche se non appare inerte, c...
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