26 novembre 2011

«Ecco, tua madre e i tuoi fratelli 
stanno fuori e cercano di parlarti». 
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: 
«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: 
«Ecco mia madre e i miei fratelli! 
Perché chiunque fa la volontà del Padre mio 
che è nei cieli, 
egli è per me fratello, sorella e madre».
(Mt 12,47-50)

Questo brano ci presenta Maria. Non è frequente incontrarla nei testi evangelici. Al contrario di quanto avviene nella teologia, nella devozione, nella storia dell’arte, nel culto e nella preghiera...i testi evangelici su Maria sono molto sobri. Proprio per questo sono in genere testi significativi ma, come in questo caso, talvolta sembrano spiazzarci sulla nostra immagine di Maria. La risposta di Gesù, infatti, ci stupisce: non esce a parlare con sua Madre. 

Rimanendo solo al testo di Matteo, Gesù non interrompe la sua missione, la sua evangelizzazione per parlare con Maria. La sua missione è la sua priorità, lo scopo di tutta la sua vita. Per questo Gesù non smette di annunciare e di insegnare, sottolineando la priorità di chi lo ascolta, quella stessa che conduce tutta la sua vita: fare la volontà del Padre mio. Maria, modello perfetto del discepolo e membro della Chiesa è colei che ha ascoltato e vissuto la volontà del Padre, nella faticosa peregrinazione della fede! 


L’ascolto della parola, che è insieme un “sentire” e un agire, perché la parola sia efficace nella nostra vita, crea davvero dei legami intensi tra i discepoli, così forti e significativi che Gesù non esita a paragonarli con i legami familiari più intensi.

E’ un invito per noi a vivere intensi, autentici e veri rapporti all’interno della Chiesa, della comunità dei discepoli di Gesù, suoi fratelli, sorelle e madri, in ascolto costante del Padre.

(Ermes Ronchi)


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