28 dicembre 2012 - Il dolore innocente
Quando Erode si accorse che i Magi
si erano presi gioco di lui,
si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini
che stavano a Betlemme
e in tutto il suo territorio
e che avevano da due anni in giù.
(Mt 2,16)
Valerio Colonna, Strage degli Innocenti |
Sia la chiesa d'Oriente
che quella d'Occidente onorano i santi innocenti uccisi da Erode per eliminare
Gesù. "Non parlano ancora e già confessano Cristo! Non sono ancora capaci
di affrontare la lotta... e tuttavia già portano trionfanti la palma del martirio",
canta un antico Padre della Chiesa. Erode sembra personificare la forza
violenta del male. Nel suo cuore c'è la furia omicida che scatena dolore,
pianto, grida e lamenti. Ma Giuseppe ancora una volta ascolta l'angelo che gli
parla e obbedisce alla sua parola: "prendi con te il bambino e sua madre e
fuggi in Egitto". Questa pagina evangelica non è relegata al passato;
ancora oggi continua la strage dei piccoli e degli inermi. Milioni di bambini
sono falcidiati dalla fame e dalla malattia; molti sono oggetto di violenza, di
rapina e di sfruttamento. C'è bisogno di uomini e di donne che ascoltino oggi,
come Giuseppe, l'angelo del Signore e prendano con sé i piccoli e i deboli per
salvarli dalla schiavitù omicida di questo mondo.
(don Piero Dini, www.novena.it)
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