24 febbraio 2013 - Diventare sorgente, progetto di vita
«Viene
l’ora – ed è questa –
in
cui i veri adoratori adoreranno il Padre
in
spirito e verità».
(Gv
4,23)
Etienne Parrocel, Gesù e la Samaritana, Musée des beaux-arts d'Ajaccio |
Una brocca, un pozzo, una sorgente. Tre immagini
d'acqua che si intrecciano come un crescendo musicale, una spirale di vita che
sale.
«Dammi da bere». Il Signore ha sete d'acqua in quel
mezzogiorno accaldato, ma soprattutto ha sete della nostra sete. Ha sete che
noi abbiamo sete di Lui. Ha desiderio del nostro desiderio, di questa povera
brocca che è il nostro cuore assetato.
«Se tu conoscessi il dono di Dio!». Donna, non vivere
solo per i tuoi bisogni, fame, sete, amori, un po' di religione, perché quando
avrai soddisfatto questi tuoi bisogni fondamentali non avrai che un po' d'acqua
in una brocca, presto finita, sempre insufficiente. Non vivere senza mistero.
Senza dono.
Il dono di Dio è «un'acqua viva che diventa sorgente
di vita eterna». Non una brocca più grande, non un pozzo più profondo, Gesù
dona alla samaritana di ricongiungersi alla sua sorgente. Un’immagine
bellissima, con l'eternità che già freme dentro quest'acqua, che tracima, che
dilaga, che va, che è più di ciò che serve alla sete. La sorgente è acqua per
la sete degli altri. La sorgente non è possesso, è fecondità. La donna che
prendeva quanta acqua serviva alla sua sete, diventa colei che dona. Capisce
che non placherà la sete bevendo a sazietà, ma placando la sete d'altri; che si
illuminerà illuminando altri, che riceverà gioia donando gioia. Diventare
sorgente: bellissimo progetto per ogni cuore assetato di più vita.
Ricevimi, donami, donandomi mi otterrai di nuovo: la
donna abbandona la brocca e il pozzo, corre, chiama, annuncia, testimonia: «C'è
uno che dice tutto, che interroga il cuore!». Nulla rivela il mistero dell'uomo
quanto il mistero dei suoi amori. Al segreto di una persona si accede
attraverso la rivelazione dell'amore. Passando proprio per il suo mistero di
donna (hai avuto cinque mariti...) Gesù fa nascere nella samaritana il mistero
di Dio. Al cui spazio si accede per la porta del cuore. Lì si adora «in Spirito
e verità». Pregare non è questione di luoghi e città santi, di monti o di templi:
dovunque tu sei vero, ogni volta che sei vero, il Signore è con te. Come, in
cuore, il canto di una sorgente.
Gesù è colui che dice tutto di me, che non mi chiude
nei miei fallimenti, numerosi quanto gli uomini della samaritana, ma indica
futuro, affinché anch'io giunto al pozzo come mendicante d'acqua, me ne ritorni
come mendicante di cielo.
(Ermes Ronchi)
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