29 aprile 2013 - Fedeltà perseverante


Santa Caterina da Siena
dottore della Chiesa, 
patrona d'Italia e d'Europa

«Le sagge insieme alle loro lampade,
presero anche l’olio in piccoli vasi».
(Mt 25,4)

La venuta dello Sposo divino non è prevedibile, non è programmabile. È certo che Egli verrà, ma non si sa quando. Di conseguenza l’attesa non può essere che un permanente e continuo “essere pronti” per andargli incontro. Se uno conosce l’ora in cui un altro arriva, ha tutto il tempo per programmare la sua preparazione; ma se la venuta è imprevedibile, si deve essere sempre pronti, pena l’essere trovati impreparati. Coloro che attendono sono rappresentati da dieci ragazze. Ma il gruppo è diviso in cinque ragazze sagge e cinque stolte. La saggezza consiste nel fare una scorta di olio che possa durare molto a  lungo, fino alla futura, anche se molto tardiva, venuta dello sposo. L’olio qui evidentemente è un simbolo, indica la fedeltà perseverante. Rimanere senz’olio significa venir meno ai propri impegni, fermarsi, rompere obblighi assunti. E questa non è certamente saggezza. Le cinque ragazze stolte all’ultimo momento vorrebbero avere dell’olio dalle ragazze sagge, ma nessuno può sostituirsi agli altri, compiere quel che gli altri debbono fare. Si comprende allora la dura risposta delle sagge alle stolte: “ Andate dai venditore e compratevene”. Come dire: se avete sbagliato, modificate adesso la vostra condotta, se avete tempo. 
(A. Bonora)

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