15 aprile 2018 - III dopo Pasqua


«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fiducia». Così preghiamo in ogni Eucaristia quando diciamo, poco prima di ricevere Gesù «liberaci da ogni turbamento». Il Maestro oggi ci invita ad assumere questi due atteggiamenti fondamentali nella nostra vita: un “no” forte ad ogni forma di paura e, invece, un consenso, un “sì” che si consegna alla fiducia. Sono due atteggiamenti del cuore che sono al fondamento di qualsiasi tipo di rapporto, di qualsiasi relazione che si voglia vivere in armonia, in letizia.
Ogni mattina quando ci svegliamo al nuovo giorno il Signore sussurra alle nostre vite “non avere paura, abbi fiducia” e noi diventiamo sempre più noi stessi quando siamo capaci di creare relazioni di fiducia, a partire da chi ci sta attorno, da coloro che condividono con noi la vita ogni giorno. Diventiamo grandi proprio perchè costruiamo rapporti con le persone che ci stanno accanto e questi rapporti sono sempre più autentici quando non sono legati alla paura ma alla fiducia. Anche la fede, espressione del credere, ha come fondamento il porre fiducia in qualcuno. In questo tempo in cui credere sembra così complicato e difficile, lontano dal cuore degli uomini, possiamo dire che il motivo è proprio l’aver perso fiducia negli altri, nel mondo, in quello che accadrà domani, nelle istituzioni. Abbiamo perso fiducia anche nell’amore, in quella capacità di dono che gli uomini hanno e che Gesù continuamente ci ripropone nella sua esperienza di vita. È solamente quando recupereremo questo atteggiamento profondamente umano dell’affidarsi, del porre fiducia negli altri, che anche l’esperienza della fede potrà essere rinnovata.
Ci sono poi queste parole che Gesù ci dice oggi che conosciamo a memoria, che abbiamo ripetuto tante volte ma che nessuno può capire fino in fondo: «Io sono la Via, la Verità e la Vita». Innanzitutto la via, la strada e questa strada ha come compimento la possibilità che tutti imparino che il cuore della legge è il perdono e che è l’amore che guida l’umanità e ogni altra forma che ci viene presentata è sbagliata, è lontana dal cuore di Dio e dal cuore dell’uomo. Non c’è nessun altro di forza o di violenza che sia necessario. Gesù ci ha mostrato che quella violenza e quella forza nei suoi confronti si trasformano in amore e questa via dobbiamo cercare di percorrerla perchè è il modo in cui oggi noi diciamo a tutti che il Signore centra con la vita degli uomini. Verità: la verità per noi non è un insieme di riti, di precetti, di norme, di cose da fare. Per noi la verità è una persona, è Gesù Lui ci rivela il volto del Padre, lui ci rivela chi siamo realmente, la verità di noi stessi. Seguire il suo Vangelo, abbracciare la sua vita significa credere profondamente che la mia vita ha una senso, che non sono a caso, che c’è un compimento, che c’è una storia che non si ferma con la morte ma si apre all’eternità. Vita: Gesù è colui che dà la vita. Non solo la dà nel modo in cui abbiamo celebrato nella Pasqua, che la dona sulla croce, ma la dà a ciascuno di noi. Non siamo vivi in Cristo, viviamo per Lui, in comunione con Lui. Se non facciamo così siamo certo viventi ma non siamo uomini e donne compiute. Abbiamo questo da offrire a tutti: non un libretto dove trovare come comportarci in ogni occasione ma un’amicizia, una relazione profonda con colui che dà senso a tutto, anche a ciò che ci pare assurdo come la sofferenza, la morte.
Infine, ci consolano sempre i discepoli di Gesù perchè ci ricordano come sia difficile questo cammino ma come sia possibile. Così l’obiezione di Filippo ci riporta alle nostre obiezioni, ai nostri dubbi, alle nostre fatiche di credere e ancora una volta Gesù ci dirà “ma ancora non hai capito? Chi conosce me conosce il Padre. Chi entra in comunione con me può entrare in comunione con il Padre”. Quindi ciò che anche oggi ci è chiesto di compiere è questo: spendere del tempo per conoscere Gesù. Avere a cuore di ascoltare il suo Vangelo. Fare diventare la preghiera il nostro respiro. Allora non in modo straordinario ma come avviene per tutto ciò che è prezioso la nostra vita si trasforma e diventiamo capaci di dire agli altri “non avere paura. Abbi fiducia perchè io conosco colui che è Via, per il compimento della vita; che è Verità che illumina ogni realtà; che è la Vita che mi permette di spendere bene il mio tempo perché so che c’è un’eternità nella quale tutto sarà compiuto”. Chiediamo al Signore il dono dello Spirito Santo perchè ogni giorno,  svegliandoci a una nuova giornata, sentiamo realmente queste parole “Non avere paura. Abbi fiducia” e perché rinnovando la nostra fede in Gesù Via, Verità e Vita, possiamo realmente conoscere il volto del Padre, perchè questa è la nostra vocazione: scoprire, riscoprire e gioire pienamente dell’essere figli di Dio.

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