31 dicembre 2018 - Te Deum


CRESCE LUNGO IL CAMMINO IL SUO VIGORE

Cresce lungo il cammino il suo vigore, questo è il titolo scelto dall'Arcivescovo Mario per la sua lettera pastorale. Ad esso si è ispirato il presepe realizzato in questa chiesa e da questa intuizione vorrei innalzare al Signore la mia preghiera.

Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nel battesimo la sua origine. Il battesimo questo dono che non ho ancora imparato ad apprezzare in tutta la sua ricchezza, questa realtà che mi accomuna ad ogni credente che mi ricorda che Dio è Padre di ogni uomo, che per ogni uomo Gesù ha donato tutto se stesso.
Insieme con voi ringrazio per la fede che anima le nostre Comunità, spesso sembra brace sotto molta cenere ma è realtà viva. Ringraziamo per i bambini che sono stati generati alla fede nell'acqua  e nello spirito del battesimo; per coloro che dopo essersi allontanati dal Signore sono tornati a far risplendere la luce della fiducia in lui. 
Chiediamo al Signore umilmente di essere Comunità accoglienti, capaci di trasmettere la gioia della fede con umiltà e gioia. 
Chiediamo perdono per le chiusure, le maldicenze, le rivalità che non fanno risplendere la comunione nelle nostre Chiese.
Il battesimo sia punto di partenza per ogni rinnovato cammino di adesione e conversione al Signore.

Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nella confermazione la forza dello spirito che è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Non sono ancora pienamente mosso nel mio agire dalla pienezza dei doni di Dio ma lo desidero e invoco ogni giorno il dono che è la Sua presenza. 
Insieme con voi ringrazio per i ragazzi e le ragazze che hanno ricevuto la cresima, per i loro genitori i padrini e le madrine. Ringrazio per quanti hanno deciso di continuare il cammino della fede con serietà e disponibilità; prego per quanti pensano che l'amicizia con Gesù non sia più affar loro. Gesù. Ringrazio per gli educatori e tutti coloro che scelgono di metter a servizio dei ragazzi il loro tempo.
Chiediamo umilmente al Signore di essere Comunità che guardano alla gioventù sempre con rinnovata stima, che decidono di spendere le energie migliori per garantire al maggior numero possibile di ragazzi, adolescenti e giovani la gioia di incontrare il Signore della vita. 
Chiediamo perdono per tutte le volte che anche noi abbiamo ceduto del maledire le nuove generazioni privandoci dello sguardo che Dio ha sulla vita, negando il nostro compito di custodi della bellezza che è nel divenire della vita. 
La confermazione ci spinga scegliere di essere testimoni autentici del Vangelo.

Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nell'Eucaristia il cibo quotidiano per crescere nell'amore come Gesù lo ha vissuto, come Gesù ce lo ha donato e insegnato.
Insieme con voi ringrazio per i bambini e le bambine che per la prima volta hanno potuto accogliere nella loro vita Gesù Eucaristia. Gesù. Ringrazio per le catechiste e tutti coloro che si fanno umili servitori del cammino di fede dei più giovani. Ringrazio per i ministri straordinari dell'Eucaristia che hanno aiutano i presbiteri nel far giungere in particolare ai malati il conforto della presenza viva di Gesù in mezzo noi. Ringrazio per quanti si sono adoperati per rendere le nostre celebrazioni eucaristiche reali momenti di incontro con il Signore
Chiediamo umilmente al Signore di esser Comunità che sempre di più fanno dell'Eucaristia il cuore della propria vita, impegnandoci tutti in una partecipazione attiva e coinvolta.
Chiediamo perdono per tutte le volte che abbiamo tradito il nostro essere popolo che celebra l'Eucaristia quando abbiamo chiuso il cuore al povero e al bisognoso.
L'Eucaristia renda il nostro cammino nella fede esperienza che si fa dono per tutti.

Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nella riconciliazione la condizione essenziale per poter conoscere il volto di Dio che è misericordia.
Insieme con voi ringrazio per i bambini e le bambine che hanno iniziato a conoscere il molto buono del Padre; per quanti sono tornati a vivere questo sacramento dopo averlo a lungo abbandonato; per quanti hanno deciso di viverlo con maggiore consapevolezza. 
Chiediamo umilmente al Signore di essere Comunità che fanno del perdono il loro stile, perché sappiamo abbandonare inutili e sterili rivalità.
Chiediamo umilmente perdono per tutte le volte che abbiamo pensato di poter fare a meno del perdono; per i rancori non superati e per le durezze di cuore che paiono invincibili.
La riconciliazione ci renda uomini e donne che scelgono di vivere in ogni ambito di vita la pace.

Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nel matrimonio l'espressione più alta dell'amore che si fa dono fedele e accoglienza dell'altro da sé come via alla santità.
Insieme con voi ringrazio per i giovani che si sono uniti in matrimonio sfidando statistiche e indagini sociologiche; per coloro che si sono adoperati per la loro formazione.
Chiediamo umilmente al Signore di essere Comunità che sanno custodire la famiglia come insostituibile tesoro.
Chiediamo perdono per tutte le volte che abbiamo dimenticato questo compito, non avendo fiducia nella preghiera e non cercando nuove strade di promozione e riconciliazione.
Il matrimonio ci ricordi che Dio ha scelto come immagine del suo amore per il suo popolo proprio quello dell'amore dello sposo per la sua sposa.

Ringrazio per la vita e la vita nella fede che trova nell'ordine l'espressione della vita che si fa dono totale al Signore e alla Chiesa.
Insieme con voi ringrazio per il dono che è la vita presbiterale di don Andrea, che abbiamo accolto in questo anno, per quanto già ci ha mostrato, per l’attenzione e la cura verso i nostri adolescenti e giovani.
Ringraziamo anche per i presbiteri che in questi anno hanno vissuto un particolare anniversario di ordinazione: don Emilio, don Gianfranco, don Carlo, don Stefano, don Basilio.
Ringraziamo per quanto ci ha regalato don Nestor con la sua presenza tra noi. 
Affidiamo alla misericordia di Dio don Carlo della Rossa che proprio quest’anno ci ha lasciato, dopo un lungo prezioso fedele ministero.
Preghiamo per Luigi e il suo cammino, in questo anno che lo porta a una decisione definitiva sul suo cammino in ordine al presbiterato.
Guardiamo con stima e gratitudine alla scelta di Piercarlo nel suo ingresso in seminario. Ringraziamo per la stima che il Seminario ha nei confronti delle nostre comunità, scegliendo di inviarci ogni domenica i seminaristi.
Non vogliamo neppure dimenticare la preziosa collaborazione di don Virginio, questa umile presenza che si rinnova e che ci regala sempre una fedeltà alla Parola e al magistero.
Ringraziamo anche don Fabio, don Jees, padre Cornelius, don Stefano, don Pierpaolo, don Jojin. Tutti regali fatti alle nostre comunità perchè possano crescere nell’amore per il Signore.
Chiediamo umilmente al Signore di essere Comunità che sanno custodire il cammino vocazionale dei giovani.
Chiediamo perdono per tutte le volte che abbiamo dimenticato di pregare per i presbiteri e per tutte le volte che ci siamo scordati di ringraziare per il loro servizio.
Il sacramento dell'ordine ci ricordi che il servizio umile e fedele è una grande benedizione.

Ringraziamo insieme per la vita e la vita nella fede, che trova nel sacramento dell’unzione dei malati l’espressione della cura verso la fatica di ogni uomo, verso la fatica di vivere, verso l’incontro con la morte che è passaggio dalla vita alla vita eterna.
Ringraziamo per tutte le testimonianze che abbiamo ricevuto di fratelli e sorelle che hanno vissuto una vita giusta nella fede, nellas peranza, nella carità.
Ringraziamo per coloro che ogni giorno si prendono cura dei nostri malati, per le famiglie che spendono tempo, energie, che si dedicano completamente alla cura di coloro che sono nella malattia e accompagnano, con amorevole attenzione, fino al momento della morte.
Chiediamo umilmente al Signore di essere comunità che sanno sempre di più custodire la vita in ogni momento della sua manifestazione. Chiediamo di essere capaci di prenderci maggiore cura di coloro che sono ammalati, come responsabilità di tutti e non solo di alcuni.
Chiediamo perdono per le volte che anche noi abbiamo ceduto al pensiero che la malattia, la morte siano delle ingiustizie che non trovano speranza, per tutte le volte che ci siamo dimenticati della Croce di Cristo e della sua Risurrezione. 
Il sacramento dell’unzione dei malati ci ricordi sempre di quanto è preziosa la vita, sempre, in ogni momento e di quanto Dio la ami con tutto se stesso. 
Cresce lungo il cammino il suo vigore: in questo anno siamo cresciuti, attraverso il dono che è la sua Parola, nei segni dei Sacramenti, nella carità vicendevole, nella capacità di sostenerci gli uni gli altri.
In questo giorno di ringraziamento vogliamo chiedere al Signore di continuare a camminare insieme in questo progetto di Unità Pastorale che a volte guardiamo con sospetto o con difficoltà, ma che può regalarci esperienze grandi, di cammini comuni, di disponibilità nel servizio, di testimonianze nella fede.

Che il Signore rinnovi in noi la consapevolezza che solo Lui è capace di far crescere lungo il cammino il nostro vigore, che solo Lui può mettere nel nostro cuore lo stupore per tutto ciò che ci accade, che solo Lui è capace di farci custodire nel cuore quello che viviamo ogni giorno. Impariamo sempre di più a vivere in comunione, a sentire che quello che ci unisce è sempre di più di quello che ci divide, perché l’esperienza della fede sia per tutti noi un’urgenza, perchè sappiamo portare un po’ di speranza e perchè sappiamo regalare a tutti un po’ del nostro amore. Allora io sono certo che non solo vivremo nella pace ma saremo noi per primo operatori di pace.

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