Novena di Natale 2018 - 19 dicembre


Dio non si stanca di perdonare


Il salmo 103 è composto da 22 versetti, una per ciascuna lettera dell'alfabeto ebraico. Si apre e si chiude con un invito a benedire il Signore. Benedire è un verbo molto frequente nella Bibbia e nei salmi, per esprimere sia il rapporto di Dio con l'uomo sia il rapporto dell'uomo con Dio. Nei diversi contesti ammette diverse sfumature di significato. Qui significa soprattutto ringraziare.
Il salmo 103 è considerato da molti un salmo penitenziale che però ha una sua originalità: è un salmo penitenziale in cui non si chiede perdono. Si ringrazia invece per il perdono già ricevuto. Ma proprio questo è il vero atteggiamento penitenziale. Il problema non è che Dio ci perdoni, lo desidera più di noi. Il problema è che noi ci rendiamo consapevoli di essere perdonati, accogliamo il perdono, ringraziamo e viviamo da uomini perdonati. Il perdono precede la conversione, certamente richiede un modo di vivere conseguente che il salmista riassume in due affermazioni: la prima è "non dimenticare tanti suoi benefici", la seconda l'abbiamo ascoltata poco fa: custodire la sua alleanza e ricordare i suoi precetti per osservarli.

Amore e tenerezza pervadono le parole di questo salmo che ci invita a guardare con fiducia al perdono di Dio. Così se ieri abbiamo chiesto di avere un cuore magnanimo nel perdono, oggi iniziamo a pensare al momento del nostro incontro con la misericordia di Dio nel sacramento della riconciliazione. Chiediamo che cresca in noi la consapevolezza della forza del perdono di Dio. Dedichiamo tempo a questo appuntamento, prepariamolo, viviamolo con gioia e ricordiamo quanto ci ha ripetuto Papa Francesco: “Non dimenticatevi: Gesù perdona sempre, Gesù non si stanca di perdonare, siamo noi a stancarci di chiedere perdono!”

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