Pellegrinaggio in Terra Santa - Bet She’an, Cafarnao, Magdala

Partiamo alle ore 7.30 diretto verso il Parco Nazionale di Bet She’ an. Durante il percorso preghiamo insieme le lodi e Matteo ci illustra i luoghi che attraversiamo. Viaggiamo verso la Galilea. Quando alla nostra sinistra iniziamo a intravvedere il lago di Galilea subito il pensiero va all’inizio della predicazione di Gesù. 
L’ingresso del Parco mette immediatamente in evidenza la straordinaria testimonianza di epoca romana che l’archeologia ci consegna: il teatro, i bagni termali, il cardo, il foro, il tempio. Un mosaico con un’immagine di donna che ha una corona che rimanda alle mura della città e tra le braccia molti frutti rappresenta la città stessa, purtroppo distrutta da un terribile terremoto nell’VIII secolo. Dimenticata per secoli intorno agli anni ‘30 sono iniziati gli scavi che ci hanno consegnato una ricca testimonianza artistica e architettonica. Ma il motivo della nostra visita è legata anche ad una memoria biblica: il re Saul trovò la morte durante la battaglia di Gelboe con i suoi te re figli, e il suo corpo fu appeso dai Filistei alle mura di questa città.
Lasciata l’antica città ci rechiamo a Cafarnao mentre lungo il cammino Matteo ci indica i luoghi custoditi nella narrazione evangelica. 
Il luogo che custodisce la casa di Pietro si rivela a noi attraverso la memoria delle mura che ricordano la casa della suocera di Pietro, il luogo dove si radunava la prima comunitá cristiana, la la chiesa bizantina. Normalmente si racconta che la vicina sinagoga sia quella conosciuta da Gesù ma le sue dimensioni e la sua bellezza possono giustificare l’interpretazione che sia stata costruita in contrapposizione al culto cristiano. Preghiamo l’ora media nella Chiesa che è stata costruita sopra la casa. Qualche foto e poi di corsa al pulmino perché inizia a piovere! Ci fermiamo alla Chiesa del primato. La lettura del dialogo tra Gesù e Pietro sulle rive del lago evoca in ciascuno pensieri ed emozioni diverse. Mi fermo per qualche istante nella Chiesa. Prego per la Comunità di Cocquio che mi ha generato alla fede e ha accompagnato il cammino della mia risposta all’invito di Gesù”: seguimi!”. Come promesso domenica scorsa, in occasione della festa patronale della mia Parrocchia, prego per don Fabio e affido il suo nuovo ministero di parroco al Signore che invita a seguirlo volendogli bene e mettendosi a servizio del suo popolo. 
Nei pressi di Magdala abbiamo il pranzo. Tradizionale la proposta del pesce San Pietro. 
La visita del sito archeologico di Magdala è veloce, si sta ancora scavando, e l’aspetto più interessante è il rinvenimento delle vestigia della Sinagoga del paese dal quale proveniva Maria, la prima testimone della Risurrezione.
Nel vasto complesso che è in costruzione accanto agli scavi, c’è la suggestiva chiesa “Duc in altum” (prendi il largo). L’ingresso si apre con la zona del battistero a sezione circolare. Le colonne riportano i nomi delle donne citate nel Vangelo. Lungo le pareti si aprono quattro cappelle arricchite da bellissimi mosaici. Ma suggestiva è l’aula caratterizzata dall’altare che ha la forma di una barca, una grande vetrata apre una bellissima visione sul lago. 
Celebriamo l’Eucaristia che presiedo. Matteo commenta il testo di Giovanni 20,1-18, c’è spazio per la condivisione che nasce dal cuore: la maturità della scelta compiuta, l’invito  alla sequela, la fiducia nel tempo che ci viene ancora donato, la preghiera di intercessione, la bellezza di aver camminato insieme e la possibilità che questo si rinnovi anche a partire da questa esperienza. 
Riprendiamo il pulmino per raggiungere Gerusalemme. Dopo un viaggio di circa due ore, intorno alle 19.00 arriviamo nella Città Santa. L’hotel Gloria dove staremo per le prossime notti si trova nei pressi della porta di Giaffa. Dopo cena, trovandoci già nella città vecchia, ci incamminiamo per le vie della Città. Passato il quartiere armeno, incrociamo il cardo della città, l’antica via che attraversava da nord a sud l’intera città. Non riusciamo ad entrare nella grande sinagoga Hurva, di recente costruzione, ci dirigiamo verso il Muro nord del Tempio. Da un punto panoramico possiamo vedere il Muro, la memoria della vittime dell’Olocausto, la spianata del Tempio con il Tempio della Roccia e la Moschea di Al Aqsa. Piove molto così ci sono pochi uomini in preghiera all’aperto. Entriamo nella Sinagoga e Matteo aiuta a cogliere alcuni aspetti della preghiera degli ebrei. Il quartiere musulmano con la sua architettura ci introduce invece ai suoi tesori. Torniamo con calma verso l’albergo accompagnati dagli aneddoti e dalle spiegazioni della nostra esperta guida. 

Ci diamo appuntamento alle 7.00 per la colazione. Anche questa é stata una giornata bella e intensa, è il tempo di un meritato riposo. 

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