Il profumo dell'Amicizia - Domenica delle Palme




Era vicina la Pasqua. La domenica delle palme ci introduce nella settimana autentica, la settimana più importate di tutto l’anno: la Pasqua è vicina. Anche noi ci disponiamo a purificare la nostra vita, ad orientarla con più intensità verso Dio, in particolare vogliamo custodire, purificare il cuore.

Di Gesù pensiamo di sapere già tutto, ma è bene tenere nel cuore la domanda “verrà alla festa?” E che festa sarà questa Pasqua per tante famiglie che vivono il dramma della distanza dai propri cari ricoverati negli ospedali, nelle case di cura, chiusi in casa per la quarantena. Per molti Gesù, se è Dio, è da denunciare, arrestare, condannare, perché nel cuore di molti nostri fratelli e nostre sorelle alberga da settimane la domanda: dov’è Dio? E che festa sarà questa Pasqua?

Siamo proprio a pochi giorni dalla pasqua degli Ebrei memoria del passaggio del mar Rosso, memoria del passaggio dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà. Gesù torna a Betania. Chissà quanto avranno insistito perché tornasse con i suoi discepoli a festeggiare per quell’evento straordinario: la risurrezione dell’amico Lazzaro, uno dei commensali. Marta come al solito è affaccendata per servire e Maria? Maria no, lei ha un gesto da compiere, ha una gratitudine da manifestare... prende il suo tesoro, olio profumato, assai prezioso e compie un rito, lo stesso che aveva indignato il fariseo Simone tanto da farlo dubitare dell’onestà di Gesù, perché questo rito era tipico delle prostitute che accoglievano così i loro clienti. Qui un altro si sdegna del gesto e fa un calcolo che tra pochi giorni non saprà ripetere: l’olio profumato vale 300 denari, Gesù, il Messia, il Figlio dell’Uomo, il Figlio di Dio molto meno, solo 30 denari. Quando ci sono di mezzo i soldi i poveri sono solo un pretesto, una scusa. Giuda nella liturgia del giovedì santo è definito mercante pessimo, colui che vende il sole alle tenebre. Giuda in realtà abita in ciascuno di noi, don Primo Mazzolari lo chiamerebbe ancora fratello: “quando avrò più possibilità potrò aiutare chi è povero adesso ci pensi il Comune, lo Stato, la Chiesa, i ricchi”. Se non coltivo lo sguardo di Gesù sulle cose, sul denaro, sui poveri non ci sarà mai un momento in cui distoglierò lo sguardo dall’illusoria convinzione che con il denaro si possa comprare tutto, anche il favore di Dio. I poveri ci saranno sempre, almeno fino a quando ci sarà un cuore ladro, gretto ed egoista come quello di Giuda.

Gesù difende il gesto di Maria perché è profezia della sua sepoltura, una sepoltura che avverrà frettolosamente, quasi di nascosto, con il corpo ottenuto grazie alla supplica di Giuseppe di Arimatea, con pochi amici. Come non ripensare alle tante storie che molte famiglie e molti presbiteri potrebbero raccontare in questi giorni.

Il gesto di gratitudine, di gratuità di Maria si amplifica come la l’aroma di quel profumo che riempie tutta la casa. Straordinario: una cena di amici, l’ultima cena insieme, in cui il profumo che si spande è segno di quell’affetto che non troverà nessun limite, ma sarà addirittura più forte della morte.

E ancora a Betania avvengono fatti che fanno risuonare la sentenza di morte per Gesù e per chi gli è amico, perché essere amici di Gesù significa essere capaci di un amore grande come il suo.

È vicina la Pasqua: decidiamo oggi come intendiamo viverla. È decisivo programmare queste giornate, non lasciamo nulla all’improvvisazione, la Pasqua va preparata.

Portiamo nel cuore la fatica di quanti non riescono a vivere questi giorni come evento festoso. La preghiera di intercessione per coloro che sono morti e per le loro famiglie abiti i nostri cuori.

Ricordiamoci dei poveri, la carità diventi creativa. Se non sappiamo come aiutare concretamente affidiamoci a quanti ogni giorno si spendono per i poveri.

Regaliamo il profumo dell’amicizia: facciamo memoria del gesto di Maria perché l’amicizia è realtà che rende sacra la vita, perché l’amicizia è donare senza attendere nulla in cambio, perché l’amicizia è gratuita. Chi è capace di amicizia riempie la sua vita del profumo della bellezza e della bontà.

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