10 gennaio 2024 - Gesù insegnava
La conversione è possibile nell'ascolto della Parola, una Parola che è l'insegnamento di Gesù, Egli infatti insegnava. L'imperfetto indica un'azione prolungata e non conclusa. Come allora, così anche adesso Gesù continua ad insegnare. Questo verbo da Marco è praticamente riservato solo a Gesù (una volta sola è riferito anche ai Dodici, inviati in missione come suoi araldi, 6,30). Egli è l'unico Maestro. Noi siamo e restiamo sempre tutti suoi discepoli, che insegnano solo ciò che lui ha detto e fatto.
Non si dice che cosa insegna, perché insegna se stesso attraverso il racconto di ciò che fa. Leggendo il vangelo, anche noi ci accostiamo a lui e impariamo a conoscerlo. Infatti la Parola fatta carne, è tornata Parola nel racconto del vangelo, per farsi ascoltare ancora da noi.
Ad ogni parola che udiamo con l'orecchio, corrisponde sempre una parola silenziosa del Maestro interiore, che muove il cuore attirandolo a sé. Questa scatena in noi le reazioni delle nostre paure e le resistenze del nemico, che si oppongono a Dio e alla sua promessa.
Dio, come ogni uomo, comunica se stesso con la parola. Essa interpella, dando la libertà di rispondere. È l'unico intervento che porta alla realtà che vuole comunicare e scompare in essa. Ma è anche il mezzo più debole, che non impone nulla diversamente non è parola di verità, bensì manipolazione tremendamente devastante. Con essa Dio esprime tutto se stesso e si dona, esponendosi al pericolo di essere rifiutato. Egli non può usare mezzi potenti, perché chi ama rispetta e crea libertà.
Può solo, in caso di rifiuto, portare fino in fondo la propria debolezza - fino alla croce di un amore incondizionato.
Silvano Fausti
Non rinunciamo ad ascoltare il Maestro Gesù è l'unico che può condurci alla verità di noi stessi.
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