La salita al Monte


Suoni giungono nella nebbia,
la salita al Monte è accompagnata da lacrime di cielo.
Pensieri si aggrovigliano,
il dolore affatica il cuore.
Passi di santità percorsi oggi come allora
da chi in Dio ha trovato pace e compimento della vita.
Con me porto il grido, la pazienza e la speranza
di chi mi è stato affidato.
Nella nebbia della mia inquietudine
i suoni giungono prima di ogni volto,
sono echi di lamento e di gratitudine.
Ma neppure la nebbia del mio peccato
impedisce a Dio di giungere
con il suono dolce della sua Parola,
ed è in quel momento che la nebbia che mi avvolge
non mi definisce,
e sento che anche il suono del mio respiro
riposa nel cuore della Luce.
(Enoch, 27 aprile 2013)

Commenti

  1. "Neppure la nebbia del mio peccato impedisce a Dio di giungere": Un Dio che non abbandona, che non ti definisce per il tuo peccato, ma ti vuole bene così come sei e la tua vita, il tuo respiro, "riposa nel cuore della Luce"! Grazie Enoch!

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