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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

25 luglio 2013 - Non per essere servito ma per servire

«Voi sapete che i governanti delle nazioni  dóminano su di esse  e i capi le opprimono.  Tra voi non sarà così;  ma chi vuole diventare grande tra voi,  sarà vostro servitore  e chi vuole essere il primo tra voi,  sarà vostro schiavo.  Come il Figlio dell’uomo,  che non è venuto per farsi servire,  ma per servire  e dare la propria vita in riscatto per molti». (Mt 20,25-28) Ritorno nella mia stanza spinto da queste parole del Vangelo  perché sono quelle che mi sono state consegnate al termine degli Esercizi Sprituali Ignaziani dell'estate del 1992. Queste stesse parole ho scelto di mettere sull'immagine creata in occasione della mia ordinazione presbiterale. Parola che vorrei diventasse vita, gesto, sguardo, pensiero, desiderio, sogno. Credo fortemente che benedire  sia declinazione del verbo servire. In questi giorni mi  sento molto servito, benedetto. Condivido con voi la gioia che ...

5 luglio 2013 - Partecipare all'Amore

«Se qualcuno vuole venire dietro a me,  rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno  e mi segua». (Lc 9,23) Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua. Non è un invito alla rassegnazione, non occorreva Gesù per questo. La Croce è invece la sintesi della sua storia: scegli per te una vita che sia il riassunto della mia vita. 
Prendi su di te la tua porzione d'amore, altrimenti non vivi. Accetta la porzione di croce che ogni passione por­ta con sé, altrimenti non a­mi. Non un invito a patire di più, ma a far fiorire di più la zol­la del cuore, a conquistare la sua infinita passione per Dio e per l'uomo, per tutto ciò che vive sotto il sole, e oltre il grande arco del sole. (Ermes Ronchi) Gs 6,19-20. 24-25. 27; Sal 46; Lc 9, 23-27

2 luglio 2013 - Lasciarsi impegnare dall'amore di Cristo

Essi lo deridevano,  sapendo bene che era morta;  ma egli le prese la mano  e disse ad alta voce: «Fanciulla, àlzati!». (Lc 8, 53-54) Così possiamo contemplare Gesù nella lettura biblica che abbiamo ascoltato: la resurrezione della figlia di Giairo, la quale […] “aveva dodici anni” ( Mc 5, 42). Vale la pena di soffermarsi a contemplare tutta la scena. Gesù, come in tante altre occasioni, stava lungo il mare, circondato dalla folla. Dalla moltitudine esce Giairo, che con franchezza espone al Maestro la sua pena, l’infermità di sua figlia e con insistenza supplica la sua guarigione: “La mia figlioletta è agli estremi: vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva” ( Mc 5, 23). “Gesù andò con lui” ( Mc 5, 24). Il cuore di Cristo, che si commuove di fronte al dolore umano di quest’uomo e della sua giovane figlia, non resta indifferente di fronte alle nostre sofferenze. Cristo ci ascolta sempre, ma ci chiede che ricorriamo a lui con fede. ...