12 luglio 2015 - VII domenica dopo Pentecoste
Dopo Abramo e Mosè, oggi ci è presentata la figura di Giosuè, il grande condottiero delle tribù d’Israele nella conquista della terra promessa. Anche per lui un segno grande viene posto nella sua vita a dire il consenso, l’appoggio di Dio all’operato di questo uomo. È tipico del primo testamento sottolineare con delle manifestazioni divine, che riguardano la natura, il favore che Dio riserva all’uomo giusto che è a capo del suo popolo. Giosuè è colui che raccoglie l’eredità pesante di Mosè, essendo però stato sempre al suo fianco ne interpreta la capacità di fiducia nei confronti del Signore, la determinazione nel seguire i comandi di Dio, il non fermarsi davanti agli ostacoli. Così, dopo essere passato attraverso il Giordano, aver attraversato Gerico non esita a mettersi a fianco di alleati per continuare l’opera che è quella di arrivare ad avere una terra dove il suo popolo possa stare nella pace. Cosa impariamo da Giosuè? Innanzitutto impariamo che è necessario, per tutt...