28 agosto 2016 - Domenica che precede il martirio di San Giovanni il Precursore
« È inevitabile che vengano scandali ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo »: questa frase contiene un grande realismo e anche un po’ di sofferenza. La parola “scandalo” nel linguaggio del Vangelo, nella Bibbia, è l’inciampo, è quello che impedisce di camminare speditamente verso la meta, è ciò che fa inciampare nel cammino della vita. Gesù ci dice, per come siamo noi uomini, sempre cercatori del bene, sempre orientati al bene ma spesso orientati verso il male, che è inevitabile che nel nostro cammino troviamo degli inciampi, degli ostacoli, degli scandali. Tuttavia, in questo realismo, c’è anche quella sofferenza che dice che colui che si macchia di questa colpa (cioè di essere scandalo ad altri) è nei guai, è in pericolo perché non solo danneggia sé ma anche gli altri. Il Vangelo ci dice che anche colui che compie questo male ha sempre la possibilità di riscattarsi, ha sempre la possibilità di ricominciare perché non è mai la somma del suo male. C’è uno scandalo...