19 novembre 2017 - II di Avvento
Possiamo decidere che questa parola non sia per noi, possiamo dirci che non abbiamo bisogno di una conversione, possiamo dirci che queste parole le abbiamo già ascoltate tante volte. Possiamo dirci che questa parola non è per noi, perché la conversione - così come la intendiamo spesso - è un cambiamento radicale di vita: da un comportamento sbagliato a uno giusto, oppure da una sequela, da un’esperienza religiosa a un’altra. In realtà possiamo anche considerare che questa parola sia per noi, intuendo come la parola conversione non sia solamente un cambiamento radicale ma un atteggiamento costante del cuore , un cercare di porre il centro della propria vita sempre su Gesù. Convertire, far convergere la propria vita verso quel centro che ha la pretesa di essere capace di dare senso a tutta la vita. Giovanni si presenta in modo strano, è un profeta ma non predica nel tempio, nella città ma nel deserto che è il luogo della fatica di vivere (per quarant’anni Israele vaga in un desert...