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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

27 febbraio 2015, il compleanno del Papà

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Dio è qui, sempre, ma non come esenzione dalla morte. Gesù mai ha promesso che i suoi non sarebbero morti. Per lui il bene più grande non è una vita lunghissima, un infinito sopravvivere. Per Gesù l'essenziale non è il non morire, ma il vivere. E il vivere una vita risorta (Pozzoli). L'eternità è già entrata in noi, entra in noi molto prima che accada, entra con la vita di fede, con i gesti del quotidiano amore. Il Signore ci insegna ad avere più paura di una vita sbagliata che non della morte. A temere di più una vita vuota e inutile che non l'ultima frontiera che oltrepasseremo aggrappandoci forte al cuore che non ci lascerà cadere. La vita eterna è la cosa più seria e più forte che Gesù ha preparato per noi. Chi ci separerò dall'amore di Cristo? Né angeli né demoni, né vita né morte, nulla ci potrà mai separare dall'amore di Dio (Rom 8,35-37). Questa certezza mi basta. Se Dio è amore, mi vendicherà della mia morte. La sua vendetta è la risurrezione, un amore ...

22 febbraio 2015 - Domenica all'inizio della Quaresima

Is 57,15-58,4a; Sal 50; 2Cor 4,16b-5,9; Mt 4,1-11 Il racconto delle tentazioni ci ricorda che nella nostra vita abbiamo un compito che non è mai finito: mettere ordine nella nostra vita e nelle nostre scelte quotidiane. Poiché Gesù, che è il Figlio di Dio, ha vissuto le tentazioni, anche noi possiamo essere esposti ad esse. Le tentazioni di per sé dicono che noi stiamo camminando verso il Signore perché il tentatore, Satana, il Diavolo così com’è chiamato l’avversario di coloro che sono amici di Dio in questo Vangelo, solamente con coloro che camminano verso Dio se la prende; così quando ci capita di vivere una tentazione siamo certo nella situazione di dover lottare contro essa ma dovremmo anche considerare che essa ci viene perché stiamo camminando con il Signore. Queste tre tentazioni che abbiamo ascoltato riguardano il rapporto con noi stessi , il pensiero che avendo tante cose possiamo essere felici – la tentazione dell’avere -, il rapporto con Dio perché si può...

Omelie

Per riascoltare le omelie che ho proposto nei mesi scorsi si può cliccare sui seguenti link: 6 gennaio 2015 - Epifania del Signore 11 gennaio 2015 - Festa del Battesimo di Gesù 18 gennaio 2015 25 gennaio 2015 - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe 1 febbraio 2015 - Giornata per la vita 2 febbraio 2015 - Presentazione di Gesù 8 febbraio 2015 - Domenica della Divina Clemenza 15 febbraio 2015 - Domenica del Perdono

15 febbraio 2015 - Domenica del Perdono

Is 54,5-10; Sal 129; Rm 14,9-13; Lc 18,9-14 Normalmente ripetere può sembrare una cosa noiosa; se ci sentiamo ripetere più volte la stessa parola, lo stesso invito, può sembrare anche segno di una mancanza di fiducia. A volte, invece ripetere può essere utile per comprendere di più, per capire meglio, per approfondire. Domenica scorsa abbiamo vissuto la domenica della Divina Clemenza e oggi viviamo la domenica del Perdono: due aspetti che ci ricordano come la relazione che noi abbiamo con Dio è basata sull’esperienza del Perdono, della Misericordia. La Chiesa ci invita, in preparazione al tempo della Quaresima, a porre la nostra attenzione su questo aspetto: vivere la relazione con Dio. Per riflettere su questo, dopo aver ascoltato quel brano dell’incontro tra la peccatrice e Gesù nella casa del Fariseo e il perdono che quella donna riceve dopo aver compiuto quei gesti d’amore e aver versato l’olio profumato sui piedi di Gesù, oggi un’altra parabola molto conosciuta. Il ...

8 febbraio 2015 - Domenica della Divina Clemenza

Os 6,1-6; Sal 50; Gal 2,19-3,7; Lc 7,36-50 È una di quelle pagine un po’ scomode quelle che abbiamo ascoltato oggi, è uno dei racconti che ci mette in discussione e ci invita a riguardare quelle che sono le nostre gerarchie, i nostri modi di intendere i ruoli, i compiti, e ci chiede di guardare a questa donna e a contemplare quello che accade nella sua vita perché diventi nostro. Questa donna ama e basta. Questo basta a Dio: essere disposti ad amare, anche se si sbaglia, anche se non si riesce a risollevarsi facilmente dal proprio errore. Questa donna viene nella casa di un fariseo, un uomo famoso, come tutti i farisei, per essere attento, diligente, integerrimo nell’osservare tutte le leggi. È la casa di un uomo in vista, conosciuto. Lei non ha paura di entrare anche se sa bene che tutti la reputano una peccatrice. Entra portando del profumo. Avrebbe potuto entrare senza portare nulla, chiedendo unicamente a Gesù un colloquio, poteva chiedergli di essere ascoltata. Invec...

2 febbraio 2015 - Presentazione del Signore

1 febbraio 2015 - Giornata per la vita

Sap 19,-6-9; Sal-65: Rm 8, 28-32; Lc 8, 22-25 Chi tra voi ha seguito, anche semplicemente attraverso il racconto giornalistico, il viaggio di Papa Francesco nello Sri Lanka e nelle Filippine, ricorda come è stato dato rilievo a uno dei momenti tra i più emozionanti, quando una giovane ragazza ha raccontato la sua esperienza e poi, in lacrime, si è messa a chiedere perché i bambini devono soffrire. Il Papa ha detto che questa è una domanda che non ha una risposta e che l’unica risposta che possiamo offrire è il pianto, facendo riferimento anche al pianto di Gesù davanti al suo amico Lazzaro ormai nel sepolcro o alla compassione di Gesù verso quella famiglia dove una giovane ragazza di 12 anni era morta, oppure mentre a Naim vede quella vedova che accompagna al cimitero il suo unico figlio. Le lacrime hanno il compito di lavare gli occhi e di permetterci di vedere meglio. Il Papa dice che quando uno sta bene, quando uno è nella sicurezza della vita non ha da piangere e non ...