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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

29 novembre 2015 - III domenica di Avvento

Ricordare , fare memoria, è un esercizio quotidiano nella nostra esistenza ma è fondamentale perché ci permette di creare dei legami con il nostro passato che ci ritorna come bene che abbiamo vissuto e come esperienza, a volte, negativa dalla quale imparare. Ricordare ci permette di creare dei legami con delle persone che hanno condiviso con noi il percorso della vita e sono state per noi significative. Ricordare significa “ riportare nel cuore ” ciò che di bello, di buono abbiamo vissuto, o quello che la vita ci ha insegnato e dal quale prendiamo le distanze perché siamo diventati più saggi nel gestire il nostro tempo. Quando perdiamo la memoria, il contatto con quello che è il nostro mondo, questo ci fa un po’ paura. L’esperienza più diretta l’abbiamo quando siamo chiamati a stare vicino a una persona che, a motivo dell’età o della salute, della malattia, perde la memoria. Quanta sofferenza nel non sentirsi riconosciuti! Lo sentiamo come un legame che si interrompe, come un ...

In Principio la Parola - domenica 29 novembre 2015

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Terza domenica di Avvento  domenica 29 novembre 2015

22 novembre 2015 - II domenica di Avvento

Normalmente quando ci presentiamo a qualcuno accanto al nostro nome diciamo qualche cosa, qualche titolo, qualche caratteristica che aiuti l’altro a capire chi siamo. Può essere il dire “sono il figlio di questa persona” pensando che l’altro lo conosca, oppure “vengo da questo paese”, “sono italiano”, oppure il dire il lavoro che si fa, il compito che si ha, il titolo di studio che si è conseguito… Normalmente quando uno si presenta è possibile che usi qualche caratteristica per farsi conoscere. Ma mi sono domandato: « quante volte per presentarmi agli altri ho detto “io sono figlio di Dio” »? Questa è la realtà più straordinaria che mi definisce. La più importante che ho, quella che nessuno mi toglierà mai, né l’età, né il corso degli eventi, né la morte . Io sono figlio di Dio . Così, in questi giorni ho ricevuto una bellissima mail da parte di una signora che mi raccontava il suo percorso in questo ultimo periodo e che firmava questo suo scritto così: il suo nome e poi “figli...

In Principio la Parola - domenica 22 novembre 2015

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Seconda domenica di Avvento domenica 22 novembre 2015

15 novembre 2015 - I domenica di Avvento

Tutti voi sapete che l’anno non inizia solamente il primo di gennaio, il nuovo anno sì, ma l’anno scolastico non inizia il primo di gennaio, così come l’anno sportivo, l’università… Oggi inizia un nuovo anno, l’anno liturgico . Cosa significa? Da oggi all’anno prossimo noi vivremo un percorso nel quale una volta ancora racconteremo la storia di Gesù e lo faremo attraverso la liturgia , che è il modo visibile di pregare il Signore, lodare il Signore, far memoria dei suoi gesti d’amore. Quello che stiamo celebrando adesso è una liturgia eucaristica ed è la celebrazione più importante per noi, l’unica che ci è chiesta di vivere almeno una volta alla settimana. Ogni inizio è prezioso, è importante. Quando iniziamo una nuova esperienza siamo anche un po’ timorosi perché non sappiamo bene come sarà e abbiamo nel cuore il desiderio di fare una bella esperienza. Ripetiamo sempre le stesse cose non perché Dio sia noioso e non abbia niente di nuovo da dirci, ma perché noi siamo cambiati i...

In principio la Parola - domenica 15 novembre 2015

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Prima domenica di Avvento - La venuta del Signore domenica 15 novembre 2015

8 novembre 2015 - Domenica solennità di Cristo Re

“ Dal legno della croce regna il Signore” : così abbiamo ripetuto più volte in questa liturgia, forse senza dare il giusto peso a queste parole. Regnare ci ricorda sempre, o immediatamente, qualcosa di molto diverso che un trono fatto da una croce, perché il trono dei potenti è un trono ricco, imbottito, prezioso, la croce invece è un posto scomodo. Perché i re sono rivestiti da abiti importanti, invece Gesù sulla croce è nudo. Perché i re portano su un capo un diadema, una corona, Gesù invece un intreccio di spine. Perché i re della terra, quando dicono una parola, è una parola che sa sempre un po’ di giudizio, invece la parola di Gesù è una parola di perdono. Oggi ci è chiesto di scegliere nuovamente di chi vogliamo essere discepoli, quale re vogliamo seguire e cosa significhi per noi dire che “Gesù è Re”. Il Regno di Dio infatti è molto diverso da quello degli uomini, già Lui ce l’aveva detto nel confronto con Pilato: “Se il mio regno fosse di questo mondo non credi tu, for...

1 novembre 2015 - Solennità di tutti i Santi

Credo che dal giorno del mio battesimo l’unico mio destino è la comunione piena con Dio e che tutta la mia vita è tensione verso questo compimento finale. La santità non è una meta lontanissima, per alcuni che fanno parte del gruppo dei bravi, di quelli che sono giusti; la santità è la mia vocazione perché coincide con quella di essere figlio, perché nel giorno del battesimo sono stato rivestito di una veste bianca che diceva la mia dignità ed è una realtà che nessuno mi può strappare o cancellare o ostacolare. Il mio destino è essere in comunione con Dio ed è per questo che ogni volta che vivo questa comunione anticipo la vita eterna; è per questo che i primi cristiani venivano chiamati Santi, perché la santità non era una separazione ma essere appartenenti a Dio. Santo è colui che è Dio, santo è appartenenza a Dio. Oggi noi viviamo la festa di tutti i Santi. Non è solamente l’onomastico di tutti ma è l’invito a guardare a coloro che ci hanno preceduti nel cammino della fede e ...