27 novembre 2016 - III di Avvento
Is 35,1-10; Sal 84; Rm 11,25-36; Mt 11,2-15 Tutti noi sperimentiamo come sia una gioia credere ma anche spesso una fatica. Tutti noi conosciamo momenti in cui la fede ci sembra che sia viva, che sia corrispondente all’esperienza della vita e tratti di cammino in cui ci sembra di non avere fede o di non averne a sufficienza, tanto che a volte diciamo “ ho perso la fede ”. La Parola di Dio che oggi abbiamo ascoltato ci viene in sostegno, ci presenta ancora una volta la figura di Giovanni il Battista, che si trova in carcere perché ha avuto il coraggio di d enunciare il suo re dicendogli “ tu vivi in modo distante da Dio perché hai preso la moglie di tuo fratello ”. Mentre è in carcere Gesù inizia la sua predicazione e quello che Giovanni sente nell’opera di Gesù lo confonde. Gesù si sbilancia verso i più poveri, i più deboli. Il suo annuncio è un annuncio che è salvezza dalla malattia, dagli spiriti immondi. Tutta brava gente quella che Gesù incontra e salva ma non adatta a forma...