29 maggio 2016 - II domenica di Pentecoste
Oggi viviamo in modo singolare un gesto che ripetiamo ogni domenica: la professione di fede, che dice la ragione che ci spinge ad essere qui a celebrare l’Eucaristia. Diciamo fondamentalmente che la nostra fede si pone in un Dio che è Creatore, in Gesù Cristo suo Figlio che è il Salvatore, nello Spirito Santo che è il Consolatore, il nostro maestro interiore. Diciamo anche che crediamo che la fede passa attraverso l’esperienza della Chiesa e ci proietta verso l’eternità: per questo diciamo che noi crediamo nella Risurrezione, nel perdono dei peccati, nell’eternità della vita, nella risurrezione del corpo. I ragazzi che oggi, davanti a tutta la Comunità, professeranno la loro fede a nome anche nostro, sono stati guidati in questo cammino dai loro genitori, che hanno scelto per loro il Battesimo, ma poi hanno trovato nella Comunità Cristiana delle persone che li hanno presi per mano conducendoli attraverso alcune esperienze a capire se davvero era per loro importante, prezioso, porr