Che cosa cerchi?
Liturgia della Parola 20 aprile 2020 Giovanni è un maestro riconosciuto e affermato, ha dei discepoli attorno a sé, è ritenuto un profeta. Non è l’unico profeta, ma la Parola di Dio risuona nelle sue parole e anche a lui è chiesto di illuminare le attese sul senso della storia e del suo compimento con la venuta del messia. Egli annuncia che tra i suoi discepoli c’è una presenza non ancora conosciuta dagli altri, la presenza di un uomo che, pur seguendo lo stesso Giovanni come discepolo, è più grande di lui, al punto che egli si dice indegno di slegargli il laccio dei sandali. Giovanni va però oltre a questo annuncio e a due discepoli indica colui del quale ha parlato, definendolo Agnello-Servo di Dio. Questi due discepoli per primi lasciano Giovanni per seguire Gesù. Si mettono sulle sue tracce, nel deserto; Gesù allora si volta e chiede loro: “Che cosa cercate?”. È la prima parola di Gesù nel quarto vangelo, sotto forma di domanda, un interrogativo che Gesù rivolge ancora oggi ...