30 giugno 2012 - Donare, nella vita non conta altro
«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me». (Gv 10,14) Io sono il pastore: il titolo più disarmante e disarmato che Gesù dà a se stesso. Eppure pieno di coraggio, contro i lupi e per la croce. Io sono il pastore bello, aggiunge il testo greco. E noi capiamo che la bellezza del pastore è il fascino che hanno la sua bontà e il suo coraggio. Capiamo che la bellezza è attrazione, Dio che crea comunione. Con che cosa ci avvince il pastore bello, come ci fa suoi? Con un verbo ripetuto cinque volte: io offro la mia vita; la mia vita per la tua. E non so domandare migliore avventura. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio, il comando che fa bella la vita: il dono. La felicità di questa vita ha a che fare col dono e non può mai essere solitaria. Il pastore bello e coraggioso ha un movente, non semplicemente un ordine da eseguire. Se cerco ciò che lo muove, mi imbatto subito nell'immagine opposta del mercenario che vede v...